Tra gennaio e febbraio di tre anni fa sette dipendenti degli uffici amministrativi dell’Università di Sassari avrebbero usato la password in dotazione per esaminare la posizione dell’ex studente di giurisprudenza Christian Solinas e per questo furono accusati e indagati. Ma per il nuovo direttore generale dell’Ateneo, Marco Breschi, non c’è stata alcuna attività di spionaggio: l’hanno fatto per ragioni d’ufficio e non hanno violato alcun divieto.
Il direttore generale, riporta il quotidiano La Nuova Sardegna, ha trasmesso alla Procura di Cagliari e al gup Manuela Anzani una nota che, come sottolinea il quotidiano sassarese, sembra aprire la strada al proscioglimento in udienza preliminare degli indagati. La richiesta è già stata avanzata dal pm Rossella Spano, che ha preso atto del chiarimento: per il magistrato il fatto non sussiste.
La decisione del giudice arriverà il 6 giugno, quando gli indagati – Michele Meloni (45 anni) di Ittiri, Luigi Antonio Catogno (44) di Alghero e i sassaresi Paolo Deledda (54), Franca Carmela Sanna (56), Barbara Pes (46), Laura Mureddu (48) e Liana Carboni (49) – sapranno se si dovrà procedere o meno.
La vicenda era nata dopo che il Fatto Quotidiano aveva sollevato in alcuni servizi di cronaca dubbi sulla regolarità del corso di studi sostenuto da Solinas.