Anche la Coldiretti scende in campo per sostenere il camionista aggredito nelle campagne di Nule mentre trasportava il latte. L’associazione di categoria “condanna il gesto inqualificabile verificatosi ieri mattina, quando è stato bruciato il camion di un padroncino che stava, come ogni giorno, facendo il giro degli ovili per ritirare il latte da portare in caseificio”. Secondo Coldiretti si tratta di “un atto vile, lontano dalla cultura dei pastori, che anche in momenti difficili come quello che si sta vivendo quest’anno, non cedono ad atti di vigliaccheria”. L’episodio si è verificato poche ore prima che le parti si sedessero allo stesso tavolo in Prefettura a Sassari per cercare un accordo sul prezzo del latte. Immediate le dure reazioni delle istituzioni e tra i primi a mostrare solidarietà nei confronti della vittima ci sono stati i pastori impegnati nella difficile trattativa con gli industriali: la loro proposta è stata quella di donare cento litri di latte a testa per poter ricomprare l’autocisterna distrutta dai malviventi.
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“Siamo vicini al camionista che ha perso il camion – commentano dal direttivo di Coldiretti Sardegna -. Come organizzazione sensibilizziamo i nostri soci e tutti i cittadini a dare un contributo, ognuno secondo le proprie possibilità, affinché possa riacquistare il mezzo che gli consentirà di lavorare. Questo atto vile ha colpito tutti, pastori e Sardegna, per questo dobbiamo reagire insieme e aiutare chi ne ha subito i danni materiali”. Non ci saranno intermediari a gestire le donazioni perché Coldiretti chiede di versare i soldi direttamente al camionista sul su conto corrente della filiale del Banco di Sardegna di Thiesi con questo Iban: IT21H0101585090000000001091.
L’ANCI ALLA CAMERA. Dopo le trattative di ieri a Sassari, col vertice che riprenderà giovedì 7 marzo, oggi ci sono state le audizioni informali alla commissione Agricoltura della Camera, impegnata nella discussione congiunta di cinque risoluzioni (dei deputati Cadeddu, De carlo, Gadda, Spena, e Gastaldi) sulle iniziative a sostegno del comparto del latte ovicaprino. Questo pomeriggio i commisari hanno ascoltato il presidente dell’Anci Sardegna. “Entro il 2065 la Sardegna perderà 31 paesi – ha detto Emiliano Deiana (nella foto, durante l’audizione di oggi a Montecitorio) – per questo il presidio dei pastori è fondamentale per il futuro della nostra regione, dove lo spopolamento e la desertificazione umana rappresentano una grave crisi. Pertanto è giusta la rivendicazione da svolgere però nella legalità e condanniamo quindi gli atti di violenza degli ultimi giorni”. Fondamentale, secondo Anci Sardegna, “è riequilibrare il rapporto tra pastorizia e agricoltura e dare dignità al lavoro in campagna, perché senza pastori muore anche la Sardegna. Bisogna perciò ricostruire la rappresentanza agropastorale perché la sua mancanza è stata un grande problema e ora si rischia altrimenti l’anarchia”. Quanto al patto di filiera impostato da tutte le associazioni, per l’Anci “rappresenta un passo in avanti, un nuovo punto di inizio per costruire un sistema equilibrato, ma altrettanto importante è aprire un dibattito pubblico sulla nuova Pac 2021-2027, poiché servono agevolazioni fiscali importanti che permettano il presidio del territorio”.