“Credo di aver temporeggiato troppo per farmi forza ed esprimere il mio pensiero: non ho mai avuto problemi a scrivere due righe, ma ora lo faccio con le mani tremanti e le lacrime agli occhi”. Comincia così il post che Nadia Calvia ha dedicato su Facebook al fratello Davide, il sub sassarese trovato cadavere ieri, dieci giorni dopo il naufragio di Stintino avvenuto il 12 aprile.
“Gli stessi occhi lucidi e stanchi che si socchiudono e vedono te, Davide Calvia . Non mi capacito nel pensare a quanta sofferenza puoi aver vissuto nei tuoi ultimi attimi di vita. Forse troppa, a differenza delle nostre 256 ore di ansia, angoscia, agonia, pensieri sovrastanti ma mai, senza perdere la speranza di poterti riabbracciare”.
Scrive ancora la sorella della vittima: “Davvero non mi do pace per l’accaduto, davvero non meritavi tutto questo. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle ricerche: amici, parenti e persone che nemmeno ci conoscevano. Ringrazio la Capitaneria e Carabinieri di Porto Torres. Ringrazio il Campo volo di Platamona, i sommozzatori, i giornalisti e mi scuso se con i pensieri frastornati dimentico qualcuno “.
Oggi, come 12 giorni fa, sto male. Ma oggi posso almeno darmi pace per sapere dove piangerti, fratello mio e fratello di tutti noi, come dissi in un altro post. Voglio ricordarti con quella tua voglia di affrontare le cose, con quella voglia di ridere e far sorridere. Voglio ricordarti mentre suoni la chitarra e ci canti le canzoni. E come avresti detto tu: ajò, falla andà chissa chiterra . Ora suona in paradiso, canta tra gli angeli e non fare lo stravagante anche lì, perché è così che voglio ricordarti. È così che non voglio dimenticarti
“.
Davide Calvia, 38 anni, è stato trovato nella costa di Castelsardo. È invece sopravvissuto il cugino Giovanni Pinna, di 35, con cui Calvia era inseparabile. Entrambi si guadagnavano da vivere facendo piccoli lavoretti: la pesca era uno di questi. Ma il 12 aprile la barca con la quale erano usciti dal porto di Stintino si è inabissata. I due hanno lanciato l’allarme, ma le condizioni del mare hanno impedito di avvistarli per tempo.
Pinna è stato trovato su una spiaggia, in ipotermia e con difficoltà respiratorie per un principio di annegamento, ventiquattro ore dopo il naufragio. Il lieto fine non cè stato per il cugino Davide, a cui la sorella ha dedicato il post pubblicato all’ora di pranzo.