Giallo sulle cure allo chef malato di Sla, il padre presenta denuncia per truffa

Una truffa da centinaia di migliaia di euro, con misteriosi risvolti internazionali, sulla pelle di un giovane chef di 21 anni, Paolo Palumbo, determinato a non lasciare nulla di intentato per sconfiggere la Sla, la malattia che lo ha colpito tre anni fa.

“Di questa truffa noi siamo soltanto le vittime”, dice all‘Ansa, Marco Palumbo, il padre di Paolo, annunciando di aver presentato una denuncia contro ignoti alla Polizia postale di Oristano. “Individuare i responsabili non sarà semplice – spiega – forse gente che seguiva le vicende di Paolo da tempo, forse vere e proprie organizzazioni criminali che puntavano ai fondi raccolti (con una gara di solidarietà per circa 160mila euro, ndr) per accedere alla terapia sperimentale Brainstorm”.

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Di sicuro adesso in questa vicenda c’è soltanto il sogno di Paolo di poter accedere in Israele alla terapia sperimentale della Brainstorm Cell Therapeutics dissolto nel giro di 48 ore, dopo che la società ha reso noto di non aver mai inserito il nome del giovane di Oristano nell’elenco dei pochissimi pazienti ammessi alla sperimentazione. Un risultato che più o meno un mese fa sembrava finalmente raggiunto.

Ma il contatto che aveva confermato via mail l’inserimento di Paolo nella sperimentazione non si è rivelato per quello che doveva essere. La vicenda è venuta così allo scoperto con la conferma dell’azienda che porta avanti la sperimentazione e con la presa di posizione del neurologo di Gerusalemme. Del caso di Paolo si erano interessati anche il premier Conte e la ministra Grillo, quando il giovane aveva iniziato uno sciopero della fame, durato 14 giorni, per sollecitare le istituzioni a dargli la possibilità di accedere a quelle cure avanzate.

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“Non ci arrendiamo, abbiamo già nominato un avvocato israeliano che sarà il nostro contatto con la Brainstorm Cell Therapeutics e lottiamo ancora per l’inserimento di Paolo nella sperimentazione della terapia Brainstorm”. Così invece Rosario Palumbo, il fratello di Paolo. È stato proprio lui, stamattina, a presentarsi negli uffici della Polizia postale di Oristano con una denuncia contro ignoti per il reato di truffa di cui la famiglia Palumbo si dichiara vittima in relazione alle false mail che assicuravano l’inserimento di Paolo nella lista dei pazienti che partecipano in Israele alla sperimentazione del farmaco per battere la Sla. La presentazione della denuncia è andata avanti per tutta la giornata. Rosario ha ricostruito dettagliatamente tutti i passaggi che avevano fatto credere, non solo a lui e al fratello Paolo, ma anche al proprio medico di riferimento che stavano trattando con le persone giuste e non con dei truffatori che, invece, non si sono messi alcuno scrupolo a giocare con la vita di un ragazzo per cercare portargli via i soldi delle donazioni che sarebbero dovute servire a pagare la terapia sperimentale. “Mi hanno assicurato che la denuncia sarà trasmessa in tempi rapidissimi alla Procura della Repubblica”, ha spiegato ancora Rosario.

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