Figlio di Grillo indagato per stupro: presto periti al lavoro sugli smartphone

Verranno affidati domani, giovedì 12 settembre, gli incarichi peritali sui quattro cellulari sottoposti a sequestro penale dalla procura della Repubblica nell’ambito dell’inchiesta per abusi sessuali di gruppo che vede coinvolti Ciro Grillo, il diciannovenne figlio del comico e leader del Movimento 5 Stelle Beppe e i suoi tre amici Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia, e Vittorio Lauria. Nel frattempo il sostituto procuratore, Laura Bassani, il magistrato titolare dell’inchiesta, e il capo della procura della Repubblica, Gregorio Capasso hanno già predisposto la scaletta di atti da intraprendere nel corso di questa settimana. Sono, infatti, previsti gli interrogatori, come persone informate dei fatti, dell’amica della giovane studentessa che avrebbe subito le violenze di gruppo e della madre di Ciro Grillo, Parvin Tadjk, la moglie italo iraniana del comico genovese.

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La ragazza dovrebbe raccontare agli inquirenti la fasi salienti della serata trascorsa con l’amica e i giovani della “Genova bene” al Billionaire di Porto Cervo e il successivo trasferimento nel residence del Pevero, dove si sarebbe consumata la violenza di gruppo. Attesa anche la testimonianza della moglie del comico, che quella notte pare dormisse nell’appartamento attiguo a quello che ospitava il figlio.  Gli inquirenti stanno anche predisponendo e notificando gli atti per fissare l’incidente probatorio nel corso del quale il gip del tribunale di Tempio sentirà, in ambiente protetto, la studentessa che avrebbe subito gli abusi sessuali da parte di almeno tre dei quattro giovani.

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I cellulari dei quattro indagati sono stati sequestrati il 29 agosto. I carabinieri di Milano si sono presentati a Villa Corallina, sulla spiaggia di Marina di Bibbona in Toscana (la villa del comico genovese) per requisire il cellulare di Ciro Grillo, assistito nel procedimento penale dall’avvocato, Enrico Grillo. Contemporaneamente i militari di Genova bussavano alle case degli altri tre indagati: Edoardo Capitta, Paolo Costa e Vittorio Lauria. I giovani sono difesi dagli avvocati Ernesto Monteverde, Paolo Costa, Romano Raimondi e Gennaro Velle. Nelle memorie degli smartphone dei quattro giovani i periti ricercheranno eventuali filmati e i messaggi (anche se cancellati) che sono intercorsi tra i quattro dalla sera del presunto abuso sessuale di gruppo in poi.

G.P.C.

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