È polemica sul megapalco a Tuerredda: interrogazione in Consiglio regionale

L’evento privato organizzato sulla spiaggia di Tuerredda finisce in Consiglio regionale. Il gruppo dei Progressisti sardi ha presentato un’interrogazione al presidente della Giunta, Christian Solinas, e agli assessori ad Ambiente, Gianni Lampis, ed Enti locali, Quirico Sanna, per sapere se l’esecutivo fosse a conoscenza di quello che è successo nella spiaggia del Comune di Teulada e se nel procedimento di concessione siano stati coinvolti gli uffici regionali competenti. Gli ambientalisti del Gruppo d’intervento giuridico hanno sollevato il caso denunciando il fatto che una buona parte dell’arenile di Tuerredda fosse stata messa a disposizione di una società privata per organizzare un evento in riva al mare. dal controllo delle carte è emerso che la ditta Safari Sardegna, società che organizza eventi per il Forte Village, aveva avuto l’autorizzazione dalla Capitaneria di porto e dal Comune. Per avere una concessione di 150 metri di spiaggia dall’8 all’11 settembre la società ha versato un canone di 364,64 euro all’Agenzia del Demanio di Cagliari e 155 euro per “spese istruttoria pratica a favore del Comune di Teulada”.

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Mentre nel resto della spiaggia c’erano i bagnanti, quell’area data in concessione “è stata interdetta alle persone per allestire barbecue e cucine all’aperto, cuochi e camerieri hanno lavorato tra il via vai dei bagnanti, costretti a passare in mezzo alle cucine da campo e tra i cavi elettrici con evidenti rischi per la sicurezza e l’incolumità delle persone – si legge nell’interrogazione dei Progressisti sardi – parrebbe che siano state contravvenute le norme di igiene e di sicurezza nei luoghi di lavoro; ancora una volta, una delle spiagge considerate un vero gioiello della Sardegna è stata utilizzata per finalità ‘private’, in forza di concessioni rilasciate in spregio alla tutela di un bene paesaggistico di grande rilievo”.

La prima firmataria delle richieste alla Giunta è la consigliera Laura Caddeo, seguita dai colleghi Gian Franco Satta, Francesco Agus, Maria Laura Orrù, Diego Loi Diego, Antonio Piu, Franco Stara e Massimo Zedda. “Quanto accaduto nella spiaggia di Tuerredda è allarmante – spiega Laura Caddeo – non solo per l’elevato valore ambientale del sito, ma per la facilità con cui un pezzo pregiato di Sardegna possa essere utilizzato come uno sterrato privo di valore”. I consiglieri regionali chiedono chiarimenti sulle autorizzazioni concesse ma anche sull’impatto ambientale di mezzi e strutture impiegati. “Chiunque abbia a cuore la salvaguardia dei nostri habitat, non può rimanere indifferente di fronte all’aggressione subita da una porzione di territorio estremamente sensibile e delicata, consentita anche con l’assenso delle istituzioni – aggiunge la prima firmataria -. Chiediamo alla Giunta regionale di verificare chi abbia responsabilità su quanto avvenuto, sia nelle autorizzazioni rilasciate che nei controlli da predisporre perché tutto si svolgesse effettivamente a norma di legge”.

Nell’interrogazione viene ricordata la richiesta del Grig di introdurre il numero chiuso per i bagnanti a Tuerredda per salvaguardarla dall’invasione selvaggia e si evidenzia che “sarebbe opportuno regolamentare gli spazi dati in concessione demaniale per chioschi e stabilimenti laddove si limita il regolare flusso di bagnanti”. La consigliera regionale d’opposizione Laura Caddeo, nel chiedere l’intervento della Giunta Solinas, aggiunge: “Per i Progressisti la salvaguardia dei beni ambientali e paesaggistici non può essere delegata esclusivamente alla sensibilità e alla buona volontà di cittadini e associazioni di tutela ambientale. Le istituzioni, di ogni livello, devono fare di più e meglio su questo tema, e attrezzarsi per praticare la salvaguardia dell’ambiente in ogni attività di loro competenza”.

M.Z.

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