È caos sui test cinesi usati in Ogliastra: la Francia li bandisce, Giunta chiarisca

La Francia ha bandito i test rapidi rinofaringei che sono stati usati in Ogliastra per lo screening di massa del ‘Piano Crisanti’, nella fase 1. Si tratta dei VivaDiag prodotti dalla VivaChek, casa madre cinese con sede a Hangzhou e distribuiti in Italia dalla srl pugliese Alpha Pharma. Il Governo di Macron ha ordinato il ritiro dal commercio dei tamponi di tipo cromatografico. E se si riprendono in mano le dichiarazioni fatte alla vigilia dello screening nell’Isola dall’immunologo romano Andrea Crisanti, il modello coincide con quello usato nella provincia di Lanusei-Tortolì il 4 e 5 gennaio scorsi.

Sia chiaro: non ci sono responsabilità diretta né da parte di Crisanti né da parte della Regione. Ma l’assessore alla Sanità, Mario Nieddu, e il presidente Christian Solinas hanno il dovere di chiarire la faccenda. E confermare se il tampone cromatografico è stato effettivamente usato. Oppure Crisanti ha cambiato idea ed è passato direttamente al test antigenico immunofluorescenza, un altro tipo, sempre prodotto dalla VivaDiag, ma che l’immunologo romano aveva previsto per la fase 2 dello screenin in Ogliastra, a metà mese.

Ieri è stata l’Ansa a rilanciare per prima la decisione della Francia. Il Governo di Macron è sceso in campo dopo che l’Agenzia del farmaco transalpina ha comunicato la “non affidabilità del test tampone prodotto dalla società VivaChek, perché non ci sono garanzie riguardo le prestazioni e la sicurezza di utilizzo del prodotto”. Ovvero è stato rilevato un numero troppo elevato di falsi positivi.

Appena la notizia è rimbalzata in Italia, la Regione Veneto ha immediatamente disposto “la sospensione dell’importazione e l’immissione in commercio dei test VivaDiag”. Così attraverso una missiva urgente spedita a tutte le Aziende sanitarie, le farmacie e i medici di base.

Adesso la Giunta sarda deve spiegare cosa succede nell’Isola Anche perché ieri e avant’ieri in Ogliastra c’è stata la fase 2. Con l’utilizzo del test antigenico immunofluorescenza. Si tratta adesso di capire se la messa al bando del VivaDiag decisa in Francia avrà ripercussioni sul prosieguo del Piano Crisanti nel resto della Sardegna. Uno screening che doveva avvenire con lo stesso modalità ovunque: prima il test cromatografico, poi quello a immunofluorescenza. (al. car.)

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