Sassaiole contro i migranti, danneggiamenti delle loro bici, striscioni per chiedere la chiusura del Cpa, il Centro di prima accoglienza, e adesso arriva anche una mozione di sfiducia contro la sindaca Luisa Murru. Si fa sempre più tesa la situazione a Monastir, dove si contiunua a soffiare sul vento del razzismo col sostegno del presidente Christian Solinas che l’altro giorno ha parlato di “migranti che portano il virus” commentando il trasferimento di alcuni a Tonara.
Nel Cpa di Monastir i casi di positività al Covid-19 sono adesso 25 e hanno contribuito ad alzare la tensione, anche con la complicità dei sindacati (leggi qui). Si è aggiunta l’opposizione in Municipio, dove ieri mattina è stata protocollata la mozione di sfiducia. “A seguito delle ultime vicende relative alla fallimentare gestione del Centro di prima accoglienza – è scritto – i gruppi di minoranza del Consiglio comunale di Monastir ritengono la sindaca non più all’altezza di gestire con efficacia ed efficienza le tematiche in questione, né in grado di intraprendere le azioni auspicate e urgenti, finalizzate alla necessaria normalizzazione della situazione di sicurezza e salute pubblica del territorio e chiedono di mettere ai voti la mozione di sfiducia”.
Nel frattempo, la Prefettura di Cagliari, su sollecitazione della stessa sindaca, ha convocato una riunione tecnica con tutte le forze dell’ordine e le istituzioni interessate al termine della quale è stato deciso di aumentare i controlli per impedire le fughe predisponendo recinzione rinforzata e nuove telecamere di videosorveglianza, nonché la definizione di vademecum chiaro per la gestione dell’emergenza Covid, ha sollecitato la prima cittadina.