Covid-19, la Sardegna è in zona gialla: tutte le limitazioni previste dal Dpcm

Nonostante la Sardegna sia rimasta ,a dispetto di quanto si temeva, in zona gialla anche nell’Isola entreranno in vigore le norme previste del nuovo Dpcm firmato oggi pomeriggio per frenare la diffusione del coronavirus. Le nuove norme rimarranno in vigore fino al prossimo 5 marzo. Come anticipato dalla bozza del Dpcm, non sono tantissime le limitazioni entrate in vigore anche se alcune di queste – quella del divieto della vendita da asporto nei bar dopo le 18 – hanno fatto storcere il naso a più di una categoria. Tra le novità che riguardano le regioni in zona gialla e quindi anche la Sardegna, c’è la riapertura dei musei nei giorni feriali con prenotazione. Ancora chiusi invece cinema e teatri.

SPOSTAMENTI. Nella zona gialla sono consentiti gli spostamenti all’interno della propria regione, anche se dalle dieci di sera alle cinque del mattino rimane in vigore il coprifuoco che necessita di motivazioni valide per essere violato. Infatti ci si può muovere durante questa fascia oraria solo per motivi di lavoro, salute o emergenze. Le persone dovranno avere il modulo dell’autocertificazione che dovrà essere mostrato o compilato al momento del controllo. Chi vive nei Comuni fino a cinquemila abitanti non potrà andare verso i capoluoghi di provincia. Limitazioni per gli ospiti a casa come era accaduto per le festività. Nelle abitazioni private possono essere ospitate non più di due adulti una volta al giorno, in questi non sono compresi minori di 14 anni o disabili a carico. Per quanto riguarda gli spostamenti tra regioni “è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, (anche in zona gialla ndr) salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute – si legge nel Dpcm -. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione”. Per quanto riguarda invece le seconde case, chi si trova in zona gialla può raggiungerla, almeno fino al 15 febbraio, basta che si trovi in ambito regionale.

BAR RISTORANTI E NEGOZI. Particolarmente stringenti le norme su bar e ristoranti. Mentre nelle zone rosse e arancioni non saranno aperti al pubblico, in quelle gialle come la Sardegna rimarranno aperti con le gelaterie e le pasticcerie ma con il divieto di vendita di bevande da asporto dopo le 18. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone salvo che siano tutti conviventi. È consentita la ristorazione con consegna a domicilio senza limiti di orario mentre, sino alle 22, è prevista la modalità di asporto ma col divieto di consumare il cibo sul posto o nelle vicinanze. In questa fascia oraria i clienti dovranno stare all’interno del locale il tempo necessario per l’acquisto. Per le attività commerciali, invece, non ci sono particolari restrizioni purché venga garantito il rispetto delle norme di sicurezza come la distanza interpersonale di almeno un metro e il controllo degli ingressi. Se i negozi rimarranno sempre aperti, così non sarà peri centri commerciali che saranno chiusi il sabato, la domenica e i giorni festivi. Nessuna serrata per farmacie, tabacchini, edicole e negozi di alimentari che si trovano all’interno dei centri commerciali.

MUSEI, PALESTRE E PISCINE. Riaprono i musei e le mostre, ma soltanto nei giorni feriali e con ingressi controllati, mentre per i festivi è prevista la chiusura. Così non sarà per palestre e piscine le cui attività sono ancora sospese insieme a quelle dei centri benessere e centri termali. Stop ancora agli sport di contatto, ma è consentita l’attività sportiva all’aperto anche nei centri sportivi, pubblici e privati, purché si mantenga la distanza di sicurezza e non ci siano assembramenti.

 

 

 

 

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