Coronavirus, scuole verso la chiusura. Nell’Isola 200mila studenti e 7mila prof

Manca ancora il decreto. Ma il premier Giuseppe Conte lo ha annunciato questa mattina: “Vista l’emergenza coronavirus, per scuole e università si profila la chiusura in tutta Italia”. Da domani e sino al 15 marzo. La misura, al più tardi, potrebbe scattare da lunedì 9. In Sardegna, se del caso, resterebbero a casa 199.760 studenti delle scuola prima e secondaria insieme a quasi 7mila docenti. A questi si aggiungerebbero gli universitari.

Sulla possibile chiusura delle scuole è intervenuta anche la ministra della Pubblica istruzione, Lucia Azzolina, sentita dal Corriere della Sera che primo ha rilanciato la notizia. L’esponente del Governo ha parlato di “scelta non ancora formalizzata”, ma al momento sembra una misura precauzionale inevitabile. Il premier Conte vuole prendersi il sicuro e scongiurare il rischio d evitare che nelle aule si verifichi l’ipotesi meno auspicata, ovvero il picco dei contagi.

Proprio sul fronte delle persone che hanno contratto il coronavirus non ci sono novità: nell’Isola i malati sono sempre due. Uno, un imprenditore di 42 anni, ricoverati al Santissima Trinità di Cagliari; l’altro, un docente universitario, è originario del capoluogo ma lavora a Sassari, dove è in quarantena insieme ai familiari. Entrambi i pazienti sono reduci da un viaggio nella Penisola: l’imprenditore potrebbe aver contratto il virus a Rimini; il prof, invece, è stato a Udine. Ha il coronavirus anche una donna sarda ricoverata allo Spallanzani di Roma. In isolamento ci sono invece un centinaio di persone.

Sull’effettiva chiusura delle scuole un serata da Roma è attesa una comunicazione. Nell’uno o nel’altro senso. E non potrà essere diversamente, visto che per migliaia di famiglie italiane si devono organizzare. Nel caso in cui gli studenti dovranno restare a casa, i genitori che lavorano devono capire a tempo di record dove lasciare i propri figli. E questo è uno dei motivi per cui il Governo sta cercando di capire se la misura più drastica sdi sospendere le lezioni è davvero necessaria.

 

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