Coronavirus, dalle parodie alle denunce: manifesti social sugli errori della Giunta

Si sta trasformando in boomerang contro la Regione, la scelta del sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, di affiggere manifesti choc nelle strade della città (qui la cronaca di Sardinia Post). La comunicazione di Palazzo Bacaredda ha dato il via a una vera e propria guerra social, fatta in prima battuta di parodie (qui l’altro approfondimento del nostro giornale), ma che col passare delle ore nel mirino stanno finendo gli errori della Giunta. Su tutti la mancata distribuzione  negli ospedali dei Dpi, i dispositivi di protezione individuale, tanto che la Sardegna fa registrare un numero record di contagi tra medici, infermieri e operatori socio-sanitari. Il primo dato accertato era del 50 per cento contro l’8,3 di media nazionale, quando in tutta l’Isola si contavano 206 infetti. Adesso i positivi al coronavirus hanno superato quota 400: ieri la Regione ha promesso che nel collegamento di stasera in videoconferenza fornirà il dato aggiornato. La maggiore emergenza riguarda gli ospedali di Sassari, Alghero e Olbia, diventati focolai anziché posti dove si viene curati.

Uno dei primi manifesti girati su Facebook l’ha ideato Daniele Dighei. Recita: “Quando sono al lavoro senza Dpi, penso che ti farebbe bene trascorre una giornata con noi”. Il secondo j’accuse non è firmato (e anzi: se l’autore o l’autrice gradisce, può mandare una mail a redazione@sardiniapost.it o scriverci su Messenger). Si legge: “Quando mio figlio è stato contagiato, ho capito che noi medici dovevano rifiutarci di lavorare senza le mascherine che la Regione avrebbe dovuto fornirci”. Poi ecco un altro, ancora senza autore. “Quando mi hanno portato in ospedale – si legge -, non pensavo mi sarei ammalato proprio lì.

Proprio nella videoconferenza di ieri sera, la Giunta ha finalmente raccontato la verità sul tema. In arrivo ci sono “due milioni di mascherine”, inclusi i Dpi, ha detto il presidente Christian Solinas. A riprova che sinora la Sardegna non era attrezzzata. Non solo: come ha ricostruito Sardinia Post mettendo insieme i numeri diffusi prima di ieri dallo stesso Esecutivo, è evidente che si trattava di dati farlocchi.  Le mascherine sino distribuite sono state 93,300, mentre sabato la Giunta avevano parlato di oltre 176mila pezzi.

 

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