Coronavirus, associazioni dei pazienti: “Microcitemico, no al punto di ricovero”

No al Microcitemico di Cagliari come punto di ricovero di bambini eventualmente contagiati dal coronavirus. Lo scrivono diverse associazioni di pazienti in riferimento alla possibilità ventilata nei giorni scorsi, esprimendo forte dissenso. A manifestare la propria contrarietà sono Asgop, L’altra cicogna, Thalassa azione, Associazione bambini ospedalizzati Sardegna e il comitato “Difendiamo il Microcitemico di Cagliari”.

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“Non vi è nessuna pregiudiziale nei confronti dei piccoli pazienti che dovessero essere contagiati da tale virus – scrivono le associazioni – ma è impensabile che un ospedale con corridoi stretti, pochi ascensori, senza un punto di rianimazione o terapia intensiva possa essere il luogo più adatto in cui fornire le migliori cure possibili”.

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“Inoltre – proseguono – verrebbe messa a rischio la salute delle categorie di pazienti che quotidianamente affollano il nostro ospedale: donne in gravidanza, persone con malattie rare, persone con talassemia (tra cui anche pazienti splenectomizzati), pazienti pediatrici oncologici e immunodepressi e i loro familiari: tutte categorie che andrebbero protette e non potenzialmente esposte al contagio”. Pertanto le associazioni hanno chiesto un incontro urgente al commissario straordinario del Brotzu, Paolo Cannas, e hanno invitato la Regione a prevedere soluzioni diverse nei protocolli di intervento per la gestione dei possibili casi di coronavirus.

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