Clooney, dal pecorino sardo al mirto: “L’ho bevuto per mesi, fa ringiovanire”

Ancora George Clooney e ancora il suo legame con la Sardegna. A raccontarlo questa volta sono Nicola Mancini, Salvatore Pinducciu e Giovanni Pirina, della squadra del festival Mirtò che avevano allestito il catering del set della serie ‘Catch-22’, andata in onda su Sky Atlantic, durante le riprese a Olbia. “Clooney considera il mirto il suo elisir di giovinezza, sia lui che lo staff della Paramount sono stati omaggiati del tipico liquore sardo. Clooney è un amico di Mirtò – raccontano gli organizzatori dell’evento – ed è diventato un ottimo testimonial: non solo le bellezze della Sardegna, dunque, ma anche le sue eccellenze agroalimentari hanno fatto breccia nelle passioni dell’attore e regista”.

Il primo ‘amore’ è stato il pecorino sardo, che ora Clooney punta ad importare negli Usa. Dopo averlo assaggiato in Sardegna dal pastore Peppino, ne avrebbe già spediti 32 chili a Los Angeles per farlo assaggiare agli amici e ai futuri clienti. Ma la sua seconda passione è il mirto. In un’intervista al settimanale Oggi in occasione delle riprese della serie Sky all’aeroporto di Olbia, Clooney aveva raccontato il suo amore per i cibi prodotti in Sardegna. “Adoro il pane Carasau! Ne mangerei a quintali. E poi il mirto: lo conosco da 20 anni, ma bevendolo tutti giorni per mesi, guardami: non mi ha fatto ringiovanire?”, aveva scherzato con il giornalista. Il mirto e Mirtò hanno quindi conquistato nel tempo palcoscenici nazionali e internazionali. In questa quinta edizione del festival il modello del Vinitaly in salsa gallurese è stato affinato, con gli stand e gli espositori che si sono ritrovati lungo il Corso Umberto: un formidabile mezzo di promozione per le aziende partecipanti.

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