L’esperto Giovanni Sotgiu, uno dei componenti del Comitato tecnico scientifico della Sardegna, è stato sentito come persona informata sui fatti dai carabinieri, su delega della Procura di Tempio, nell’ambito dell’inchiesta sull’apertura delle discoteche in agosto. Nelle prossime ore non è escluso che possa essere convocato anche dalla polizia, a Cagliari, per parlare del parere fornito dal collega Stefano Vella all’ordinanza di quest’estate che ha consentito di tenere aperte le sale da ballo.
I carabinieri lo hanno ascoltato nel filone di indagine delegato ai magistrati galluresi, al lavoro per accertare se realmente le discoteche possano essere state un veicolo per l’impennata di casi di coronavirus nell’Isola. Il filone principale dell’inchiesta, avviata dopo la messa in onda della trasmissione Report, è invece affidata al procuratore aggiunto di Cagliari, Paolo De Angelis, e al sostituto Daniele Caria: a loro il compito di verificare se l’ordinanza fosse stata regolarmente motivata.
Non solo. A Cagliari gli uomini della Squadra Mobile sentiranno nelle prossime ore anche i consiglieri regionali che sono stati intervistati da Report e che hanno parlato di pressioni dei gestori per tenere aperti i locali.