Caccia, al Tar vincono gli ambientalisti. Vietato sparare al coniglio selvatico

Niente caccia ai conigli selvatici, almeno sino al 16 ottobre, quando i giudici del Tar Sardegna si pronunceranno nel merito sul ricorso presentato dal Gruppo di intervento giuridico e dal Wwf. Con un decreto presidenziale depositato oggi, il Tribunale amministrativo ha parzialmente sospeso il calendario venatorio 2019/2020 approvato dalla Regione.

Gli ambientalisti, assistiti dall’avvocato Carlo Augusto Melis Costa, avevano contestato il carniere in merito al coniglio selvatico. “L’assurdo carniere potenziale – commentano le associazioni Grig e Wwf – prevedeva l’abbattimento complessivo di circa 900mila conigli, forse nemmeno esistenti in Sardegna”. I ricorrenti contestano che non sia stato fatto un censimento faunistico prima della stesura del calendario. Sospesa la delibera, per due settimane dunque i cacciatori non potranno sparare ai conigli selvatici. Il 16 ottobre, poi, il Tar tornerà a riunirsi per pronunciarsi sul ricorso.

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Nel ricorso degli ambientalisti si prospettava che nell’intera stagione il calendario prevedrebbe la possibilità di abbattere 25 capi per ognuno dei 35.987 cacciatori. “È stato autorizzato un assurdo e inaccettabile carniere potenziale complessivo di ben 899.675 capi abbattibili” avevano sostenuto il Grig e il Wwf, che ora chiosano: “Fino al 16 ottobre 2019, i conigli selvatici dovranno essere lasciati in pace”.

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