Le doppiette della Sardegna hanno deciso di opporsi, sempre davanti al Tar, al ricorso presentato nei giorni scorsi dal Grig (Gruppo di intervento giuridico). A unire le forze contro gli ambientalisti sono le associazioni venatorie Anlc/Ucs, la Cpts e la Fidc che “difendono – si legge in una nota – il diritto di andare a caccia”. Il Grig ha deciso la battaglia legale contro il calendario venatorio 2019-2020 sostenendo che “il carniere previsto non è stato accompagnato da un censimento, invece obbligatorio per legge“, ha messo nero su bianco l’associazione verde persieduta da Stefano Deliperi. Le doppiette si sono affidate invece agli avvocati Mauro Schirra e Giulio Steri.
Stando a quando si legge nell’atto depositato al Tar, l’Associazione nazionale libera caccia, l’associazione Caccia Pesca e Tradizioni Sardegna e la Federcaccia sostengono invece che “la Regione ha approvato il nuovo calendario venatorio nel rispetto dei censimenti faunistici e adottando tutti gli strumenti necessari per garantire la massima tutela ambientale”. Per le doppiette dell’Isola, a cui si sono uniti Coldiretti e l’associazione degli armieri, “il ricorso degli ambientalisti appare dunque pretestuoso”, ragion per cui “confidiamo nel fatto che il Tar Sardegna vorrà dichiararlo infondato”.