Il traffico nelle zone pedonali scatena la polemica in città. Dopo la deliberazione del Comune e le dichiarazioni dell’assessore della Mobilità al Comune di Cagliari, Alessio Mereu, nell’intervista uscita oggi su Sardinia Post sulle novità da introdurre nella viabilità cagliaritana, l’opposizione del centrosinistra non ci sta e lancia una petizione online per impedire il ritorno delle auto nelle zone del centro, rese ormai pedonali.
LEGGI ANCHE: Via libera alle auto nelle zone pedonali: la Giunta Truzzu le riapre per due ore
“Signor sindaco, signore e signori assessori, in questi anni Cagliari ha cambiato marcia. Con questa petizione vi chiediamo di non guardare al passato e non tornare indietro sulle pedonalizzazioni. Vogliamo una città a misura di donne e uomini, giovani e meno giovani, bambine e bambini. Una città che non sia pensata per l’uso costante dell’automobile”, si legge nel testo sul sito change.org. Il testo prosegue elencando i numeri delle aree pedonali in città, cresciute con l’amministrazione precedente. “Oggi siamo la seconda città italiana per aree pedonali dopo Venezia. Abbiamo oltre 90mila metri quadrati di aree pedonali e i cittadini intervistati un anno fa per la redazione del Piano urbano della mobilità sostenibile hanno espresso la volontà di avere più zone libere dalle auto. Grazie a questo lavoro abbiamo ottenuto più di 100 milioni di euro di risorse europee per mobilità e sostenibilità. Altre risorse arriveranno con la nuova programmazione 2021-2027 se continueremo a lavorare in questa direzione”.
Per i promotori della raccolta firme “i cagliaritani hanno ripreso a vivere le strade, a frequentare i negozi e le attività commerciali del centro. I bambini giocano di nuovo sotto casa e nelle piazze. Anziani e famiglie possono passeggiare serenamente e incontrarsi nelle zone pedonali animate dagli artisti di strada. I tavolini dei ristoranti e dei bar sono affollati di persone, cittadini e turisti. Questi sono valori su cui non si può tornare indietro”, scrivono. Per questo chiedono “di revocare la deliberazione adottata e immaginare soluzioni maggiormente sostenibili per andare incontro alle esigenze di residenti e commercianti”.