Ztl, ciclabili e aree pedonali a Cagliari. L’assessore Mereu: “Ora tocca a noi”

Il ritorno delle auto nelle zone pedonali, nuove Ztl con l’estensione in via Azuni e un nuovo parcheggio nello sterrato di via Fara sono i principali obiettivi dall’assessore della Mobilità al Comune di Cagliari, Alessio Mereu. Ma per l’esponente di Fratelli d’Italia ci sono anche progetti in continuità con la precedente amministrazione: addio al parcheggio sotto le mura di via Cammino Nuovo e nessuno stop all’avanzata delle piste ciclabili. Nato settant’anni fa a Orroli, conosce bene il capoluogo dove si è trasferito nel ’69 ha lavorato per oltre vent’anni all’ospedale militare di Stampace come luogotenente del Corpo sanitario militare. Conosce bene anche le vicende di palazzo Bacaredda, è il decano del Consiglio eletto per la prima volta coi Riformatori nel 2001 e dopo aver vissuto i doppi mandati di Emilio Floris e Massimo Zedda ora è stato chiamato da Paolo Truzzu tra i banchi della Giunta. Nel 2011 il sindaco uscente aveva vinto le elezioni con lo slogan ‘Ora tocca a noi’, portando grandi novità sul piano della mobilità, delle pedonalizzazioni e delle piste ciclabili. Proprio questi sono stati alcuni dei temi che hanno portato consenso alla coalizione di centrodestra e ora, con la Giunta Truzzu, Mereu si trova nella stanza dei bottoni e può dirlo lui: “Ora tocca a noi“.

Assessore Mereu, pochi minuti dopo la nomina, nella sua prima intervista aveva detto che avrebbe riportato le auto nelle aree pedonali: missione compiuta. La sua è una vendetta?

Assolutamente no. Già nella scorsa consiliatura, dall’opposizione, avevo presentato una mozione per consentire a residenti e commercianti di poter entrare la mattina in via Garibaldi e via Manno: l’avevano bocciata. Ora la mettiamo in pratica.

Sembra un netto cambio di direzione rispetto alle politiche sulla mobilità sostenibile che ormai si seguono a tutti i livelli.

Anche la politica europea va in questo senso, l’obiettivo condiviso è quello di lottare contro l’inquinamento. Servono tutte le condizioni per creare meno traffico e bisogna adottare tutti i sistemi di mobilità che non inquinino: a partire dal bus elettrico fino al monopattino.

Però avete appena deciso di riportare le auto nel Corso, in via Manno e via Garibaldi: dall’opposizione vi accusano di fare un salto nel passato.

Non è un salto nel passato. Non è vero, come dicono loro, che abbiano vinto le auto: ha vinto il buon senso e hanno perso quelli che di buon senso ne sono privi.

Spieghi come funzionerà. Ci saranno dei pass? Come saranno gestiti gli accessi?

Voglio dare la possibilità agli abitanti e ai commercianti delle tre vie interessate di poter accedere dalle 8 alle 10, esclusivamente per il carico e scarico. A chi ne ha diritto daremo dei pass, saranno registrati i numeri di targa e saranno verificati dalle telecamere, ma faremo anche controlli perché vengano rispettate le regole. Se ci sarà bisogno di accessi urgenti, in situazioni d’emergenza, saranno valutate volta per volta.

Quanti sono i residenti e i commercianti che potranno circolare dalle 8 alle 10 tra piazza Garibaldi e via Palabanda?

Non abbiamo ancora il numero dettagliato di residenti e commercianti, ci stanno lavorando gli uffici. Ogni famiglia avrà un pass e se ci sono più auto in casa si registreranno le varie targhe nello stesso pass, ma potranno circolare una alla volta.

Quando era all’opposizione aveva proposto l’apertura al traffico per un’ora, prima dell’apertura dei negozi, ora ha raddoppiato e sarà di due ore. Non crede che possa danneggiare il commercio?

Mi dicono che lì i negozi aprono alle 10, a parte i bar, e in quelle due ore i residenti potranno portare la spesa a casa o accompagnare gli anziani.

I residenti dovranno andare a fare la spesa di mattina presto. Ma, a parte loro, quelle strade sono dei punti di riferimento per mezza Sardegna.

È vero, ma conosco bene le dinamiche, ho lavorato lì per decenni e so che a quell’ora a spasso per via Manno non c’è mezza Sardegna.

Assessore Mereu, ma se tutti i residenti e i commercianti dovessero prendere l’auto, non si creerebbe un po’ troppo traffico?

Stiamo definendo tutti i dettagli. Non ci sarà il doppio senso di marcia, anche per agevolare i controlli. Per via Garibaldi non abbiamo ancora deciso, mentre in via Manno e nel Corso si potrà accedere soltanto dal largo Carlo Felice, verso piazza Costituzione e verso Sant’Avendrace.

Ma nel Corso avete appena sistemato le casette di legno dei mercatini di Natale…

Di sicuro non potremo partire subito, cominceremo dall’inizio dell’anno e per il futuro vedremo come fare. Dovremo rivedere anche le concessioni del suolo pubblico.

Lì vicino, la Giunta Zedda voleva creare il parcheggio sotto le mura, in via Cammino Nuovo, una scelta che ha creato molte proteste e preoccupazioni per la stabilità di quel versante di Castello. Infatti quel progetto, senza tanti clamori, è stato volutamente lasciato nel cassetto. Lo volete riprendere in mano?

È vero, quel progetto è stato ostacolato in mille modi e, in effetti, credo che andare a scavare lì sotto credo possa comportare dei rischi. Per questo abbiamo pensato a un progetto in un’area sterrata lì vicino.

Non ce ne sono tante, parla del campo di via Fara?

Esatto, quell’area tra via Fara e via Santa Margherita. La parte più estesa è di un imprenditore privato e il resto del Comune e anche se lì sono previste cubature, stiamo cercando di trovare una soluzione tra il pubblico e privato per sfruttare quello spazio. L’obiettivo è quello di garantire posti auto garantiti ai residenti di Stampace, ma anche per gli altri.

Ztl. A Stampace basso c’è una zona a traffico limitato che, in pratica, non ha mai funzionato. Avete intenzione di intervenire sulle zone a traffico limitato?

Ci sono richieste per istituirne di nuove. Faremo uno studio per riprenderle tutte in esame e valutare, dopo tutti questi anni, come siano cambiate le esigenze rispetto al passato. Sarà uno studio complessivo perché vanno prese tutte insieme, di sicuro dovremo uniformare gli orari per rendere le regole più semplici. Per quanto riguarda Stampace, nel dettaglio, abbiamo appena incontrato i residenti e ascoltato le loro richieste. Di sicuro è cambiata la situazione in via Azuni, i residenti sono in sofferenza perché è diventata un luogo di attrazione quindi estenderemo anche lì le limitazioni della Ztl: serve un po’ di ordine. Piste ciclabili. I sardisti hanno chiesto un cambio di direzione, ma i lavori vanno avanti. Il sindaco li ha rimessi in riga spiegando che non si può tornare indietro. 

È un problema, una grossa grana che abbiamo ereditato. Ci sono persone che sostengono che si potesse cancellare tutto, ma da assessore non posso andare contro chi ha firmato i contratti per lavori aggiudicati dalla precedente amministrazione. Sappiamo bene che bloccare appalti in corso comporterebbe delle conseguenze pesanti.

Non è una questione di consenso: rischiate di pagare di tasca.

La Corte dei Conti non addebita i costi all’amministrazione, ma a chi si è reso responsabile del blocco dell’intervento. Non me la sentirei di intervenire contro appalti milionari: non basterebbe la casa, dovrei vendermi anche un rene… È facile dire che tutto si possa rivedere ma, nella pratica, se li metti di fronte a una scelta del genere si accorgono che ci vuole coraggio per parlare.

Marcello Zasso
@marcellozasso on Twitter

 

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