Attentati agli amministratori locali. L’Anci: “Convocare tavolo in Prefettura”

Il presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana, ha scritto al prefetto di Cagliari, Bruno Corda per richiedere urgentemente la convocazione dell’Osservatorio regionale sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali della Sardegna.

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“I recenti fatti di San Teodoro e Cardedu, a cui si aggiunge l’attentato di Dorgali, ci preoccupano e allarmano. L’Anci Sardegna – afferma Deiana – confida nella sensibilità sempre dimostrata dal Prefetto sul tema affinché si possano studiare strategie comuni per rafforzare i presidi, aiutare le indagini e proteggere gli amministratori sotto attacco. La specificità sarda del fenomeno ci invita a riflettere ulteriormente sulla ripresa e adeguamento dei patti per la sicurezza siglati a inizio del 2018 fra Regione Sardegna e ministero dell’Interno che devo integrarsi con le politiche di sviluppo, di lotta alla povertà e all’emarginazione sociale, alle politiche di istruzione, culturali e legate allo sport sulla falsariga del vecchio Pon sicurezza che fai qualche buon risultato lo aveva segnato”.

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Sono 11, al momento, le intimidazioni e gli attentati che vedono come ‘bersagli’ gli amministratori locali e i sindaci sardi dall’inizio dell’anno. Primato negativo, in questo 2019, per la provincia di Nuoro con nove attentati; uno in provincia di Cagliari e uno in quella di Sassari. Record negativo anche per il Comune di Esporlatu, con cinque intimidazioni – tra il 2018 e il 2019 – tra le quali quella alle telecamere di videosorveglianza posizionate anche a seguito delle intimidazioni. Nel 2018 secondo la statistica tracciata dall’associazione Avviso pubblico, sono stati 52 gli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali. La provincia più bersagliata è stata quella di Sassari con 15 casi, 11 in quella di Cagliari, 10 nel Sud Sardegna, 8 a Nuoro e 8 a Oristano.

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