Chiuderà la sua requisitoria martedì prossimo, 17 ottobre. E si profilano diverse richieste di condanna. Il pubblico ministero Danilo Tronci ha iniziato oggi la requisitoria-fiume al processo con rito abbreviato a cinque componenti della presunta banda specializzata in assalti a portavalori in mezza Sardegna. Mentre davanti al collegio presieduto dalla giudice Ermengarda Ferrarese si sta celebrando il dibattimento nei confronti di 31 imputati – tra i quali i presunti capibanda, compreso l’ex vicesindaco di Villagrande Strisaili Giovanni Olianas (leggi qui) – di fronte al giudice Giovanni Massidda si sta chiudendo il giudizio relativo a cinque persone che avevano chiesto l’abbreviato.
I nomi
Si tratta di Giovanni Francesco Bussu, 60 anni, di Thiesi; Fabrizio Francesco Crisponi, di 36, di Nuoro; Vittorio Fogu, di 44, di Orune; Pietro Mereu, di 43, di Nuoro; Salvatore “Toreddu” Sanna, di 37, di Orune. Il pubblico ministero, dopo aver coordinato le indagini della Direzione distrettuale antimafia, ha iniziato a ricostruire le tappe principali della sua inchiesta, in buona parte incentrata su ore e ore di intercettazioni telefoniche. Gli episodi contestati alla banda – anche se gli imputati in abbreviato devono rispondere di singole e differenti contestazioni – vanno dall’ottobre 2013 al marzo 2016 e riguardano la rapina alla sede della Vigilanza Sardegna di Nuoro (14 ottobre 2013, bottino 5 milioni di euro), il tentativo di assalto alla Mondialpol di Arzachena (27 luglio 2015), il colpo al portavalori della Vigilpol sulla statale 131 a Bonorva (1 settembre 2015, bottino 500 mila euro), le tentate rapine sempre a portavalori a Siligo e Barbusi (il 23 novembre e l’1 dicembre 2015) e gli assalti falliti ad altri blindati Mondialpol (il 7 dicembre 2015 sulla Ardara-Siligo e il 21 dicembre 2015 sulla Olbia-Sassari).