Alluvione a Galtellì, 20 indagati: c’è anche ex presidente Provincia Nuoro

La Procura di Nuoro, nell’ambito dell’indagine per l’alluvione in Sardegna del 18 novembre 2013, ha chiuso il troncone d’inchiesta relativo all’esondazione del fiume Sologo, a Galtellì (Nuoro) e sta notificando in queste ore una ventina di avvisi di conclusione delle indagini preliminari. Tra i destinatari c’è il sindaco di Galtellì Giovanni Santo Porcu, accusato di aver omesso sia prima che dopo l’alluvione il controllo tecnico della strada di Pirastru e non di aver segnalato al Consorzio di Bonifica il degrado del fiume Sologo con la richiesta di pulizia dell’alveo. Ora gli indagati hanno 20 giorni di tempo per presentare le memorie difensive. Poi sarà il Pm Andrea Vacca a deciderà se chiedere il rinvio a giudizio.

Il filone di inchiesta che riguarda il corso d’acqua è all’interno dell’inchiesta madre della Procura di Nuoro sull’alluvione del 2013. Al centro del fascicolo le indagini per la morte della pensionata di TorpèMaria Frigiolini – in seguito all’esondazione di una diga (il Gup del tribunale di Nuoro ha rinviato a giudizio 38 persone tra amministratori e tecnici) e per la morte del poliziotto Luca Tanzi dopo il crollo di un ponte (34 indagati).

Inondazione, crollo di costruzioni e disastro colposo: sono questi i capi di imputazione nei confronti dei 21 nuovi indagati della Procura di Nuoro nel terzo filone d’inchiesta per l’alluvione del 18 novembre 2013 in Sardegna. Molti degli indagati sono gli stessi degli altri due tronconi di indagine: il primo che fa luce sulla morte del poliziotto Luca Tanzi sulla provinciale Oliena Dorgali per il crollo del ponte di Oloé, il secondo per il decesso dell’anziana di Torpé Maria Frigiolini dopo l’esondazione della diga Maccheronis. Questi ultimi indagati, 38 persone in tutto, sono stati già rinviati a giudizio. Tra i nomi che hanno ricevuto l’informazione di garanzia per la conclusione delle indagini preliminari del terzo filone, figurano l’ex Presidente della Provincia di Nuoro e oggi consigliere regionale del Pd Roberto Deriu, i due ex assessori provinciali Franco Corosu e Paolo Porcu, l’ex responsabile della Protezione civile della Provincia di Nuoro Paolo Marras, l’allora comandante del Corpo Forestale regionale Carlo Masnata e il comandante provinciale Gavino Diana, oltre ai dirigenti del Consorzio di Bonifica della Sardegna centrale Antonio Madau, Ignazio Lampis e Sebastiano Bussalai. Tra i nuovi indagati c’è anche il sindaco di Galtellì Giovanni Santo Porcu che ieri sera aveva annunciato su Facebook l’indagine a suo carico.

La reazione del primo cittadino.  “Non sapevo di essere indagato – ha detto all’ANSA il sindaco di Galtellì -. L’informazione di garanzia mi è stata notificata ieri. Resto sbalordito da questa indagine, anche perché io all’epoca ero sindaco da soli cinque mesi e mi sono preoccupato di mettere in atto il piano di emergenza con l’evacuazione delle scuole e con l’avviso ai cittadini. Mi solleva il fatto che non mi è stato obiettato nulla sulla gestione del Piano. Mi metterò tuttavia a disposizione del Pm anche perché sono sicuro di aver operato con il massimo impegno nel rispetto delle leggi”. 

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