Rischia di essere archiviata la denuncia presentata dalla deputata del Movimento 5 stelle, Mara Lapia, a seguito di un’aggressione subita da parte di un uomo in un supermercato di Nuoro. A firmare la richiesta è stata la procuratrice del capoluogo barbaricino Patrizia Castaldini, nei confronti di Daniele Imperatore, 40enne, unico indagato, formalmente sospettato di lesioni personali e minacce. Le indagini, però, non avrebbero consentito di acquisire elementi sufficienti per sostenere il racconto fornito dalla deputata.
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La notizia, anticipata dai quotidiani sardi, è stata confermata all’Ansa dalla stessa deputata, che ha deciso di avviare la contromossa presentando, attraverso i suoi legali, Nicola Madia e Basilio Brodu, un atto di opposizione al provvedimento della procuratrice che arriverà oggi al gip di Nuoro. I legali dell’esponente pentastellata sostengono che siano state “ignorate prove documentali come i certificati medici e alcune testimonianze”. Era stato il capogruppo alla Camera del Movimento 5 stelle, Francesco D’Uva, a denunciare l’accaduto parlando di una brutale aggressione, versione confermata dalla stessa deputata.
Bisognerà aspettare l’inizio del 2020 però per sapere se l’inchiesta verrà archiviata oppure se sfocerà in un processo. Nell’udienza di questa mattina, la gip del tribunale del capoluogo barbaricino, Teresa Castagna, si è riservata di decidere dopo la presentazione di una memoria di otto pagine in cui gli avvocati della parlamentare sarda si oppongono alla richiesta di archiviazione formulata dalla procuratrice Patrizia Castaldini nei confronti dell’unico indagato, Daniele Imperatore, formalmente sospettato di lesioni personali e minacce. “C’è un dato oggettivo e inconfutabile – hanno dichiarato all’Ansa gli avvocati che tutelano la parlamentare all’uscita dal tribunale – a Mara Lapia è stata riscontrata una lesione della costola guaribile in 30 giorni, referto consegnato lo stesso giorno in cui è stata denunciata l’aggressione. A questo punto, o Mara Lapia è una persona squilibrata che si procura da sola una lesione di questa importanza, e questo non è pensabile, oppure dice la verità. Perchè, poi, avrebbe denunciato senza motivo una persona che non conosceva? Anche questo non è pensabile. Noi ci rimettiamo alla decisone della giudice, qualsiasi essa sarà. Ma restiamo convinti che i fatti e la logica dimostrino inconfutabilmente che Mara Lapia ha detto la verità”.
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Tutto sarebbe successo all’interno di un supermercato con un battibecco alla cassa poi proseguito nella zona dei parcheggi. Imperatore, secondo il racconto di Lapia – l’aveva colpita con un pugno e poi con un calcio quando era a terra. In seguito alla vicenda si erano scatenati i social, con presunti testimoni che smentivano la ricostruzione della Lapia. Fu poi la parlamentare a pubblicare su Facebook il referto dell’ospedale San Francesco che parlava dell’infrazione all’arco anteriore di una costola con prognosi di 30 giorni.