Svolgerà lavori di pubblica utilità per 12 mesi in una onlus della Caritas di Cagliari, Fabiana Muscas, la 53enne accusata del furto di sei magliette alla Rinascente di Milano mentre si trovava insieme al cantante Marco Carta, già assolto. Lo ha deciso questa mattina il giudice di Milano, che ha ammesso la donna all’istituto della messa alla prova, come chiesto dal suo difensore, l’avvocato, Giuseppe Castellano. Al termine di questo periodo, se il programma andrà a buon fine, il giudice potrà dichiarare estinto il reato. La donna si è impegnata a lavorare per quattro ore alla settimana, per un anno: inoltre è stata accolta la sua richiesta di aggiungere due ore settimanali extra “a riprova della sua resipiscenza”.
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Come era emerso nelle motivazioni dell’assoluzione dell’ex vincitore di Amici e di Sanremo, Muscas si è assunta fin da subito tutta la responsabilità del furto sostenendo di volere fare un “regalo di compleanno” al suo amico che da poco aveva compiuto 34 anni. Per il giudice, Stefano Caramellino, al contrario, la prova fornita dall’accusa della colpevolezza di Carta sarebbe stata “insufficiente e contraddittoria”. Diversa la ricostruzione del pm, Nicola Rossato, che nelle scorse ha impugnato la sentenza di assoluzione.