Abusi nella villa del sindaco di Olbia, resta sotto sequestro solo la cantina

Il Tribunale del riesame di Sassari ha dissequestrato parzialmente la villa del sindaco di Olbia ed ex parlamentare di Forza Italia, Settimo Nizzi, situata a Terrata, nel vicino comune di Golfo Aranci. I giudici hanno confermato il sequestro della sola cantina in cui, secondo la procura di Tempio Pausania, sarebbe stata realizzata una cucina. Accogliendo le richieste degli avvocati difensori di Nizzi, Sergio Deiana e Leonardo Salvemini, il collegio presieduto da Salvatore Marinaro ha fatto cadere le accuse più pesanti contro il primo cittadino olbiese, la cui villa era stata posta sotto sequestro il 22 ottobre scorso.

“Abbiamo dimostrato che la villa è stata costruita secondo le norme e con tutte le autorizzazioni necessarie – commenta l’avvocato Deiana – aspettiamo di conoscere le motivazioni della decisione dei giudici per valutare un eventuale ricorso in Cassazione contro il sequestro della cantina”. Gli agenti del Corpo forestale, su disposizione del gip di Tempio, Caterina Interlandi, avevano messo sotto sequestro la villa dell’ex parlamentare, finita nel mirino della Procura per presunti abusi edilizi. Secondo le accuse sarebbe stata realizzata a concessione edilizia scaduta e in un terreno con vincoli per rischio idrogeologico. Inoltre Nizzi avrebbe trasformato la cantina in una cucina.

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