Abusi edilizi nella villa a Golfo Aranci: sequestrata la casa di Settimo Nizzi

Sotto sequestro la villa del sindaco di Olbia, Settimo Nizzi. Gli uomini del Corpo forestale su ordine della Procura di Tempio hanno messo i sigilli a un immobile di proprietà del primo cittadino olbiese nella località Terrata a Golfo Aranci. Nizzi ora risulta indagato per abusi edilizi e falso: avrebbe ricavato un piccolo appartamento all’interno di un seminterrato.

La notizia è riportata questa mattina dai quotidiani sardi. Secondo L’Unione Sarda i nuovi locali, ovvero cucina, bagno e un’altra stanza, sarebbero stati realizzati all’interno di uno spazio che sulla carta sarebbe dovuto rimanere una cantina. Di fatto un cambio di destinazione d’uso del seminterrato. Inoltre la villa sarebbe stata costruita in un terreno vincolato dal rischio idrogeologico. Per gli avvocati del sindaco invece non sarebbe stato commesso alcun reato, i legali hanno presentato ricorso al tribunale del Riesame per il dissequestro dell’edificio.

“Mi sono sempre mosso nel pieno rispetto della legalità e anche in questo caso non ho commesso nessun abuso”. Si difende il sindaco: “Sto vivendo un incubo – confessa all’Ansa – a causa di fatti rilevati con troppa leggerezza, ma ho piena fiducia nella giustizia e nel tribunale del Riesame”. I suoi avvocati, Sergio Deiana e Leonardo Salvemini, ha infatti già presentato ricorso per ottenere il dissequestro della villa. “È stato realizzato tutto in base alle licenze rilasciate dal Comune di Golfo Aranci – spiega ancora Nizzi – i lavori sono iniziati nell’ottobre del 2016 e non del 2017”. Quanto all’accusa di aver trasformato la cantina, il sindaco ribatte: “È solo perché ci ho messo una cucina. Nulla – ribadisce – è stato fatto senza autorizzazione”.

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