Carnevale Mamoiada

Tra i carnevali barbaricini quello di Mamoiada è sicuramente il più conosciuto e, senza dubbio, tra i più suggestivi di tutta la Sardegna. Le celebrazioni, come è noto, cominciano il 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio Abate, con la prima uscita ufficiale dei Mamuthones e degli Issohadores, le maschere tipiche del paese. I primi sono vestiti con abiti di velluto scuro e ricoperti dalla caratteristica casacca di pelle ovina, anch’essa scura. Oltre alla maschera antropomorfa, che copre loro il volto, i Mamuthones hanno la testa avvolta da un fazzoletto nero con sopra un berretto. Sulla schiena portano invece il peso di una serie di campane e campanacci che producono un inconfondibile suono durante il loro incedere, con passi cadenzati e movimenti lugubri, ritmati, alternati da salti. I Mamuthones sono accompagnati dagli Issohadores: i loro abiti sono decisamente più colorati, a parte i cappello nero legato al mento con un fazzoletto variopinto. Hanno maschera, camicia e pantaloni bianchi, il corpetto rosso e uno scialle ricamato legato in vita. Portano con sé una fune di giunco. Gli Issohadores accompagnano, quasi scortandoli, i Mamuthones, i loro movimenti sono più agili. Improvvisamente gettano la loro fune tra la folla, imprigionando in pochi secondi qualcuno tra il pubblico. Il rito è antichissimo e misterioso, verosimilmente legato alla necessità propiziare le forze produttive della terra. Ma anche il carnevale di Mamoiada ha il suo fantoccio simbolo, Juvanne Martis Sero che, contrariamente a quanto avviene in altri paesi, non viene bruciato ma è comunque destinato a morire portando via con sé il carnevale.

Il programma. Sabato 2 febbraio, alle 14,30 è prevista la vestizione dei Mamuthones e degli Issohadores nella sede della Pro Loco. Dopo un’ora la sfilata alla quale partecipano anche i bambini. Prendono parte all’iniziativa i Boes e Merdules di Ottana, i Thurpos di Orotelli e S’Attidu di Bosa. A seguire balli, che animeranno tutte le serate in programma. Sabato 9 febbraio verrà consegnata la Onorificenza Mamuthone e Issohadore ad honorem a Flavio Manzoni, direttore del Centro stile Ferrari. Domenica 10 febbraio pomeriggio di balli e vestizione di Mamuthones e Issohadores che sfileranno con le maschere libere. Lunedì 11 febbraio sfilata dei piccoli Mamuthones e Issohadores. Nel pomeriggio di martedì 12 febbraio, oltre alla vestizione, ai balli e alla sfilata è previsto l’arrivo in paese di Juvanne Martis Sero, il fantoccio che morirà nonostante i tentativi di rianimarlo. Per l’occasione, come sempre, la Pro loco offrirà delle ottime fave. La sera di sabato 16 febbraio si celebra la pentolaccia, con un ballo in maschera nella sala comunale.
Chi vuole scoprire, o riscoprire, la magia del carnevale di Mamoiada, può trovare diverse soluzioni per mangiare e per dormire, eccone alcune: Ristorante La Campagnola (via Satta, telefono 078456396), B&B Domus Dejana (via Cavour, telefono 3477118845), B&B Sa Perda Pintà (via Nuoro33, telefono 078456689), B&B S’Ortensia (via Giovanni XXXIII 11, telefono 078456257), Il Ritrovo Gastronomia Pizzeria al Taglio Rosticceria (corso V. Emanuele III 101, telefono 3885683057), Pizzeria da Mommo (piazza San Sebastiano 82/A, telefono 078456444), Locanda Sa Rosada (piazza Europa 2, telefono 0784 56713), B&B Da Titina (via Vittorio Emanuele II° 124, telefono 078456065).
DI LUCILLA FANELLI

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