VIDEO. Andrea Mura, vincitore della regata transoceanica Ostar, porta con orgoglio i Quattro mori al Manhattan yacht club di New York

Il cerimoniale prevedeva il benvenuto da parte di Michael Fortenbaugh, Commodore del Manhattan Yacht Club e della North Cove Marina che ci hanno ospitato, e il saluto del Cav. Mico Licastro, Delegato del Coni per gli USA, che ha curato gli inviti ufficiali.

Il nostro eroe, pitticcheddu ma tottu succiu, ha dunque preso la parola raccontando alcuni dettagli della sua avventura. Poi è toccato a me leggere il bel saluto del Presidente Ugo Cappellacci, padrino di Vento di Sardegna, dal forte sapore identitario, che ha scatenato un lungo applauso dei nostri corregionali che affollavano il veliero.

La lunghissima giornata del Vento di Sardegna Day a New York era iniziata all’alba, con Andrea che giungeva a New York da Newport, dopo una navigazione notturna passando all’interno di Long Island ed entrando a Manhattan dall’East River per poi girare sull’Hudson River per entrare nel North Cove.

Io lo raggiungevo in metrò dall’Upper West Side, ancora strattallato dal fuso orario e dalle fatiche del Chia Classic. Iniziava la corsa contro il tempo per star dietro agli impegni presi coi media e la grande festa serale.

Alle 13 di New York (le 19 in Italia) la diretta di un’ora con Radio X e la Radio Italiana nello stato di New York.

Dalle 15 alle 17,30 la bellissima veleggiata, coi colleghi della Rai, davanti alla Statua della Libertà, sotto il ponte di Brooklyn e davanti ai grattacieli di Brooklyn, lower Manhattan e New Jersey.

Momenti esaltanti, crastulando in allegria, con Andrea che ricordava i momenti thrilling della sua impresa e non esitava a ripetere che questa giornata a New York lo ha reso più felice della stessa vittoria alla Ostar.

Giusto il tempo di rientrare in porto e allicchirirsi per la cerimonia ufficiale del Vento di Sardegna day.

Tornando alla festa su Arabella. Dopo i discorsi di rito, il brindisi ufficiale e i triplici urrà con le autorità , sinci seusu ammollausu, buffendi e arrendi coi nostri connazionali e corregionali presenti.

I malloreddus alla campidanese preparati dal ristorante (sardo) Epistrophy se li sono sgalluppati il centinaio di ospiti in un batter d’occhio.

Ad Andrea, accerchiato da un centinaio di tifosi e tante belle fan imbellettate, scetti un’arrogu ‘e casu de Argiolas e tanto tanto vino delle Cantine 6 Mura e Meloni recapitato dall’importatore locale.

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