Sono reduce dai superfesteggiamenti per Andrea Mura a New York. Una giornata di gloria in pompa magna a New York, prima della premiazione ufficiale della Ostar lunedì pomeriggio a Newport.
Il “Vento di Sardegna day”, l’evento che avevo pensato a fine Marzo, durante il varo della nostra barca international, si è realizzato anche meglio di come lo avessi sognato. Scrivo il pezzo a braccio, nel mezzo di una notte magica, ancora frastornato dall’eccitamento della giornata indimenticabile nella quale i Quattro mori delle bandiere a poppa della barca, il viso-icona del nostro eroe marinaio, hanno brillato nel cuore di Manhattan e davanti alla Statua della Libertà.
Per la gioia delle autorità istituzionali italiane, degli appassionati della vela, di giornalisti e imprenditori, ma sopratutto di quella trentina di sardi-newyorkesi che hanno potuto festeggiare a boxi manna il successo di Andrea Mura e il loro sardinian-pride a bordo del mitico veliero ‘Arabella’ nel North Cove di Battery Park, lower Manhattan, dietro ‘Ground zero’.
Il momento clou della giornata è stato alle 18,30 quando Andrea, chiamato a gran voce dai nostri microfoni sistemati sul tettuccio di Arabella, è uscito fuori da Vento di Sardegna parcheggiata di fianco al grande veliero carico di ospiti, ha scavalcato i parabordi ed ha raggiunto il palchetto come una star della Nba tra gli applausi e gli ‘high five’ del fortunato pubblico su Arabella e le altre centinaia di newyorchesi che seguivano divertite dalla banchina.
“Ladies & gentlemen, the winner of the OSTAR, transatlantic solo crossing, Andrea Mura and his futuristic boat Vento di Sardegna”, ho urlato con tutto il fiato che avevo in gola.
“Pitticcu puru !” mi è venuto da aggiungere a mezzo tono.
Al ricevimento avevano aderito il Console Generale, Ministro Plenipotenziario, Natalia Quintavalle (prima donna console a New York), accompagnata dal Console aggiunto Lucia Pasqualini, l’ Ambasciatore Italiano all’ONU Cesare Maria Ragaglini, grande appassionato di vela, Eugene Nardelli membro della Corte d’Appello dello Stato di New York, il Direttore dell’ENIT Eugenio Magnani, il presidente della Conferenza dei Presidenti delle Maggiori Organizzazioni Italo-Americane, Joe Sciame.