Un tradimento, un nuovo amore e la paura di viverlo

Sono una ragazza che cerca di trovare il perché di questi continui attacchi di panico. Mi aiuta a scoprirlo… Sono stata tradita e delusa dal mio ex con cui stavo da otto anni. Mi tenevo tutto dentro per vergogna e facevo sempre belle figure fino al giorno in cui sono scoppiata e l’ho mollato! Mi sono ripresa la mia dignità e prendo gocce da un anno. All’inizio passavo orribili momenti tra tachicardia, agorafobia, sudore freddo, tremore e tanta paura di svenire. Adesso c’è un ragazzo che si è affezionato a me, mi piace e ho provato gelosia e preoccupazione di perderlo eppure non provo nulla. Mi viene nausea quando passo momenti con lui, e molto dolce e tenero, devo smettere di frequentarlo? Grazie dell’attenzione.

Rita

Cara Rita mi offri davvero pochi elementi d’analisi nella tua comunicazione, però penso di poter dire alcune cose che, spero potranno esserti utili. Ho già trattato in questa rubrica il tema degli attacchi di panico su cui dunque non mi trattengo e ti invito ad andare a leggere “guidavo la macchina all’improvviso il cuore è impazzito …” uscito circa un anno fa. Comunque ribadisco il fatto che tali fenomeni non sono in sé una “malattia”, semmai un sintomo di qualcosa che non va e a cui dobbiamo prestare la nostra attenzione.

Nel tuo caso mi pare che “ciò che non va “ sia già sufficientemente chiaro: hai vissuto una fase molto difficile della tua vita, condita di tradimenti, sfiducia, senso di impotenza, perdita di dignità e conclusa con un dilaniante “lutto” (talvolta le morti simboliche della nostra vita sono dolorose quanto e più delle scomparse reali …) cioè l’interruzione di una lunga e significativa relazione che, dici, hai vissuto come una “ripresa della tua dignità” ma che è costata poi il senso di solitudine, di inadeguatezza di tristezza su cui hanno avuto gioco facile l’ansia e gli attacchi di panico.

La tua lettera non specifica i tempi (quanto tempo sia passato, che cambiamenti della tua vita ha comportato, se ci sono stati strascichi nella relazione chiusa etc.) per cui questo “fenomeno” della nausea in questa tua nuova relazione è difficile collocarlo. Credo però che la fase di dolore che hai attraversato non sia stata elaborata in modo adeguato e completo per cui è molto facile che ora il tuo corpo associ l’affetto che senti per questa nuova figura con la “classe” degli uomini, maschi infidi e traditori che ti danno (con ragione) il voltastomaco, anche se lui, il tuo nuovo ragazzo, nella sua concretezza, non ha nulla a che fare con il tuo ex;o con uomini che gli somiglino.

Sto parlando di quelle che in programmazione neuro linguistica vengono definite “ancore cognitive” cioè avvenimenti, (talvolta odori, suoni, atmosfere o altro ancora) a cui, appunto abbiamo “ancorato” un sentimento, un’emozione che , come se accendessimo un interruttore, si manifesta proprio in coincidenza di quel dato fatto della realtà che, apparentemente, non ha nessun legame con il “qui ed ora”. Non credo dunque che tu debba lasciare questo ragazzo, semmai essere sincera con lui che se, come dici, è un ragazzo affettuoso e comprensivo, saprà comprendere: mi pare, in questa fase della tua vita tu non sia in grado di amare né lui né probabilmente nessun altro, nel senso che non abbia i presupposti perché ciò accada.

Ti invito invece vivamente a cominciare un percorso di analisi con uno psicologo/a che saprà sicuramente prendere in “cura” il tuo stato e guidarti in una rilettura di ciò che è accaduto e in una nuova collocazione interiore di ciò che stai vivendo. Credo che questo sarà “l’arma” giusta per affrontare anche l’ansia e la nausea: prima di tutto ri-prendere a voler bene te stessa, poi verrà, con naturalezza anche il resto.

Antonello Soriga

Chi ha un caso da segnalare o un parere da chiedere scriva a psychiatrichelp@sardiniapost.it. Saranno ovviamente garantiti totale riservatezza e anonimato.

(Antonello Soriga, psicologo e psicoterapeuta ad indirizzo sistemico relazionale, svolge attività clinica in regime di libera professione a Cagliari. E’ stato professore a contratto presso la facoltà di Scienze della Formazione di Cagliari e più volte membro della Commissione esami di Stato alla professione di Psicologo. Dal 2009 è Giudice Onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Cagliari. Presiede il Centro di psicologia sistemica di Cagliari ed è responsabile scientifico dell’Associazione Sardegna Bielorussia. Tra le sue opere “L’altalena di Chernobyl”, Armando Editore, e alcune pubblicazioni accademiche).

 

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