Non è il calendario venatorio. Al contrario è il calendario che afferma il diritto alla libertà di animali selvatici sempre più minacciati. Molti cacciati legalmente, altri vittime di bracconaggio. Tutti confinati in habitat sempre più ristretti e degradati.
Il calendario LAV, Lega Anti Vivisezione, curato come ogni anno dal fotografo Simone Sbaraglia, è stato affidato, con lo slogan “dodici fotografi, un solo obiettivo”, allo sguardo di alcuni fra i migliori professionisti italiani. Che hanno saputo cogliere la bellezza della natura proponendola non come esercizio puramente estetico ma come paradigma di libertà. Libertà come diritto di esistere, di riprodursi, di migrare, al riparo dalle persecuzioni che l’uomo continua a riservare a questo popolo senza voce.
“Cosa può fare un fotografo— si chiede Simone Sbaraglia — perché gli animali selvatici possano essere liberi di vivere la loro vita nell’ecosistema Terra? La risposta è: moltissimo. La fotografia naturalistica ha il ruolo di comunicare la bellezza della natura intatta, degli animali in libertà, della vita selvaggia, rispettandone il delicato equilibrio. L’Italia è un paese dove la natura incontaminata è un evento rarissimo, ciò nonostante questo progetto vuole mandare un messaggio forte e chiaro: c’è molto da fare ma si può e queste fotografie ne sono la dimostrazione”.
E’ un piacere ritrovare fra i professionisti che hanno prestato il loro sguardo al progetto Giuseppe Sedda, fotografo cagliaritano fra i più bravi e sensibili al tema dei diritti degli animali. Il suo cervo sardo nella macchia mediterranea ci ricorda una lunga e dura battaglia per la sua sopravvivenza. Battaglia che non sarà mai completamente vinta.
Il calendario sarà presentato a Cagliari da Photofuture “the store, negozio di fotografia in Via Francesco Salaris, 17 alle ore 17,30.
Enrico Pinna