Un po’ po fai s’ameriganu, un po’ un po’ per sfizio e per darmi importanza, questa volta il mio blog vorrei dedicarlo alla ‘dichiarazione di voto’.
Preventiva ovviamente…. poi si può sempre salire appiculati sulla tracca del vincitore…. E spero vivamente che il mio editore-direttore (GMB & associated) non me lo censuri.
Non lo ha mai fatto in realtà in quest’anno di collaborazione con Sardiniapost , non lo farà mica adesso che sfioro l’argomento sacro della politica?
In fondo non conto nulla, non sono né un politico né un notista politico (ci ara a mancai cussu dannu puru…), quindi lasciatemi dire.
I miei scritti al massimo possono far sorridere ma difficilmente influenzano qualcuno. Prendetelo come il pensiero fuggente di un libero cittadino sardo giramondo, che vive di base a New York, che ama fortissimamente la Sardegna ed è ben connesso con essa tornandoci appena può. In questo caso per votare cercando di orientarsi nella giungla semistagnante della nostra politica.
Cominciamo da destra.
Ugo è l’unico dei candidati a governatore che conosco personalmente.
Fin da ragazzini adolescenti, quando noi ‘grandi’ andavamo a giocare a basket o in windsurf a ‘S’oru e mari’ e lui guidava la cricchetta dei pischellini più piccoli di qualche anno di noi, che ci guardavano e scherzavano cercando di imparare.
L’avevo ritrovato uomo, un quarto di secolo dopo, Assessore al Comune di Cagliari e mi aveva aiutato a produrre un video sui ragazzi di una cooperativa di Sant’Elia che facevano da guida ai sentieri della Sella del Diavolo. Era diventato importante.
Mindi seu azziccau però quando Berlusconi l’ha scelto per battere Soru e ancor più quando ha vinto la corsa a governatore. Ma sarà in grado? Mi ero domandato.
Ci ha provato con impegno, mi pare, ma non voglio, né sono in grado di esprimere giudizi sul suo operato generale.
Mi piace il suo portamento elegante, questo sì, mi è piaciuto come si è schierato contro il nucleare o contro Roma ladrona. Speriamo la zona franca (che sarebbe una gran cosa) non risulti un bluff. Tralascio le sue presunte nefandezze, sempre ben sottolineate da questo sito.
A me è simpatico, fuori dalla politica, ma non sono uomo di destra e l’amicizia personale non conta quando si vota. Quindi né lui né tantomeno Pili, che anche se si impegna più di Ugo con princìpi apparentemente più sani, non ha il potere coagulante di big Hugo.
Quindi centro-sinistra col Prof. Pigliaru?
Ma candu mai ?
Lui è una nobilissima persona e ci sono tantissimi candidati a lui alleati che stimo e che formerebbero con lui un buon ‘consiglio’ e una giunta ‘operaia’ che ci farebbe ripartire in umiltà con la sua competenza e la sua saggezza.
Però non mi fido del Pd in generale, dell’apparato che l’ha espresso, di quello che ha disatteso le primarie, di quello che sottobanco fa le stesse porcherie del centrodestra.
Non mi fido del fagocitante sistema politico italiano che la gira ‘ a casino’ sempre e comunque, facendo saltare anche le buone intenzioni dei ben intenzionati.
Sono in realtà di idee più indipendentiste o ‘sovraniste’, deaicci si narara?
Vorrei, prima di morire, vedere la Sardegna libera e autonoma, che vive bene con le sue stesse energie, sorella del resto d’Italia e figlia della stessa Europa.
I due indipendentisti candidati presidente funti pagu cosa. Credo che bisogna aspettare ancora un giro o due per veder fermentare un unico movimento indipendentista.
Ho seguito Devias nell’intervista di Videolina e mi è anche piaciuto in alcuni tratti.
Ma è, al massimo, un buon gregario. Ci vuole un leader o una leader con le palle, che sappia coagulare tutti i movimenti indipendentisti sotto un’unica berritta.
Credo in una Sardegna Possibile. Una Sardegna ancora trasparente governativamente, che prima di essere contaminata dal rullo della politica, almeno mette in scaletta solo la lista della spesa che ci serve: l’ambiente, il turismo, l’agricoltura,la scuola, la microimpresa.
My endorsment e il mio voto andrà a Kelledda, chi mi praxiri mera, anche se dicono che sia abbettiosa anzichenò.
Una donna decisa, che mette la Sardegna al centro dei pensieri, fuori dalla logica dei partiti politici che ci hanno affossato, è quello che ci vuole.
Non m’importa che sia solo una ‘brava scrittrice’ e non abbia esperienza politica.
Mellus deaicci. Saprà usare la logica e il cuore di una vergine innamorata.
Se vince faeus festa, ma non credo che il miracolo sia così repentino.
Se arriva seconda o terza saprà però fare giusta e costruttiva opposizione e si farà le ossa per vincere tra cinque anni. Scommettiamo ?
La preferenza?
Dovrei darla a mio cugino-gemello Stefano Puddu Crespellani, che ha l’intelligenza creativa per far germogliare la nostra arte e i nostri prodotti della terra, ma non gliela dò perché ho un solo voto e gliel’ho già detto.
La voglio dare sempre a una donna, perché amo le buone donne e mi fido più di loro quando c’è da amministrare i nostri beni.
Lo darò a quella collega giornalista che mi piace più di tutte. Le lancio un assist in contropiede perché son sicuro che andrà a canestro decisa e la metterà dentro.
Aloha e a si biri in s’urna.
Pietro Porcella