Assalto ai mari dell’Isola, muro di pale eoliche davanti a Chia e a Santa Margherita

Il progetto è quello di innalzare un muro di pale eoliche nel mare davanti a Chia e a Santa Margherita, una centrale offshore tra Domus de Maria e Pula. L’ennesimo assalto al mare sardo: il Gruppo d’intervento giuridico spiega che si tratta della ventesima istanza per creare un parco eolico in acqua con relativo ventesimo atto di opposizione per impedirlo. “Si tratta di 47 aerogeneratori di potenza nominale di 15 megawatt ciascuno per una potenza nominale complessiva totale installata pari a 705 megawatt ad una distanza minima di circa 17 chilometri al largo della costa, quindi assolutamente visibile dal litorale, con cavidotti e servizi vari, stazione a terra a Sarroch, progettata dalla società milanese Regolo rinnovabili srl – fa sapere il Grig -. Come in tutti gli altri casi analoghi, in assenza di alcuna pianificazione preventiva, di alcuna considerazione della necessità dell’energia producibile, di alcuna verifica dell’utilizzabilità dell’energia producibile, di alcuna valutazione dell’impatto ambientale. La società energetica milanese Regolo rinnovabili srl, controllata dalla multinazionale tedesca BayWar.e. ag, è ben presente con tre istanze (nel mare del Sulcis, davanti a Chia e Santa Margherita Margherita, nel mare della Sardegna Nord-ovest)”.

Con quest’ultima nei mari della Sardegna meridionale sono 20 le istanze di concessione demaniale marittima per la realizzazione di altrettante centrali eoliche offshore flottanti. “Ben 1.031 torri in progetto, per una potenza complessiva pari a 17.048 megawatt, dei quali 13.890 megawatt collegati al sistema elettrico isolano e altri 3.158 megawatt collegati al sistema elettrico peninsulare”. “Lasciare che siano gli interessi privati speculativi a decidere la politica energetica e della gestione del territorio è una vera e propria follia, ma è quello che sta accadendo, anche con il sostegno di parte del mondo ambientalista – osserva il Grig -. Cosa ben diversa sarebbe se fosse lo Stato a pianificare in base ai reali fabbisogni energetici le aree a mare e a terra dove installare gli impianti eolici e fotovoltaici e, dopo coinvolgimento di Regioni ed Enti locali e svolgimento delle procedure di valutazione ambientale strategica, mettesse a bando di gara i siti al migliore offerente per realizzazione, gestione e rimozione al termine del ciclo vitale degli impianti di produzione energetica”.

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