Meridiana, bocche cucite: “Vietato parlare con i giornalisti”

Bocche cucite. Meridiana non conferma né smentisce la notizia delle dimissioni del presidente della compagnia, Franco Trivi e del vice, Marco Rigotti, durante un lungo (oltre dieci ore) e infuocato incontro tra i componenti del Cda della compagnia aerea sarda avvenuto nella serata di lunedì.

Ufficialmente Meridiana preferisce non smentire la notizia “per evitare inutili strumentalizzazioni”, ma in realtà ufficiosamente nega la formalizzazione di dimissioni da parte dello storico braccio destro del Principe Karim Aga Khan e del suo vice. Sardiniapost conferma invece la ricostruzione della  rottura tra l’ala più conservatrice della dirigenza (rappresentata da Trivi), che non vede di buon occhio un’accelerazione sul fronte del passaggio dei dipendenti in Air Italy e quella più innovatrice, rappresentata dall’amministratore delegato Roberto Scaramella e da Simone Staffa Guidi, direttore generale di Air Italy, che puntano a un progressivo travaso di attività sulla compagnia gemella a scapito di Meridiana.

 SANZIONI PER CHI PARLA CON LA STAMPA

Se Trivi e Rigotti non parlano, la compagnia aerea richiama all’ordine potenziali “Gole profonde”. “Gentili colleghi, a seguito di articoli di stampa riportanti informazioni errate e falsamente rappresentative della realtà aziendale, – recita la missiva inviata ai dipendenti di Meridiana e Air Italy – desideriamo rammentare che l’Azienda ha delegato all’ufficio Relazioni Esterne ed Istituzionali l’incarico di rappresentare la Società nei rapporti con Enti esterni e gli organi di informazione. Ribadiamo oltretutto che è strettamente vietato rilasciare dichiarazioni agli Organi di Stampa da parte del personale del Gruppo Meridiana senza preventiva autorizzazione della Direzione aziendale. Vi preghiamo pertanto di osservare la presente disposizione per non esporre l’Azienda a dannose strumentalizzazioni ed evitare le azioni conseguenti verso il personale inottemperante”.

Dunque bocche cucite, per i vertici e i dipendenti. La strategia di Meridiana potrebbe consistere nell’evitare polemiche all’indomani di un conflitto interno al cda, che pare essersi acuito con il siluramento di uno dei manager responsabili dell’area finanziaria, da oltre 20 anni in Meridiana, uomo fidato proprio del presidente Trivi. Ma è sulle deleghe che si consuma lo scontro. Pare che la mossa delle dimissioni di Trivi sia arrivata dopo uno scambio di opinioni (divergenti) con Scaramella, nella quale l’amministratore delegato ha confermato, in merito alla strategia aziendale che punta su Air Italy, di avere il pieno appoggio del Principe Karim Aga Khan.

L’ALLARME DEL SINDACATO: A RISCHIO L’ANTICIPAZIONE DELLA CIG

Ma in mezzo alla confusione sul futuro della compagnia emerge anche l’ultimo allarme lanciato dal sindacato Usb, che ieri ha riunito un centinaio di persone davanti all’aeroporto Costa Smeralda di Olbia. La paura è che, dopo che il sindacato ha ritirato la firma sull’estensione della cassa integrazione, in polemica con la volontà della compagnia di trasferire attività e dipendenti in Air Italy, Meridiana possa decidere di non anticipare più il trattamento di Cassa integrazione. Si tratterebbe di un rischio, al momento non confermato da fonti ufficiali. Ma certamente la paura diffusa è che la compagnia aerea sarda e il suo management, davanti a una recrudescenza del conflitto sindacale, dopo la presentazione di un esposto al tribunale di Tempio da parte della Cgil, possano usare l’anticipazione della Cig come un’arma di ricatto per far recedere i lavoratori dalla volontà di ribellarsi alle logiche aziendali.

SCONTRO SUI DATI DI PARTECIPAZIONE ALLO SCIOPERO

Durante lo sciopero di 4 ore degli assistenti di volo di Meridiana, Usb, Apm e Cgil, le sigle aderenti, hanno rilanciato la questione Air Italy, attaccando duramente l’amministratore delegato, Roberto Scaramella, considerato il vero artefice del progressivo svuotamento di Meridiana dopo il Job Posting inviato ai dipendenti. “Scaramella sta gestendo la disperazione della gente – ha attaccato Francesco Staccioli, segretario nazionale di Usb – ma questa linea non passerà davanti ai magistrati: la smetta di giocare sulla pelle dei lavoratori e apra un tavolo di trattativa con la categoria e pensi a trovare nuovi aerei, altrimenti dal 2015 mille persone saranno licenziate”. In serata è arrivata la replica della compagnia: “Meridiana informa che lo sciopero di martedì 17 dicembre, ha registrato l’adesione di 9 persone – recita il comunicato – non ci sono state cancellazioni di voli e si sono registrati due casi di voli operati in ritardo significativo a causa dello sciopero”.

L’azienda stigmatizza il proliferare di questo tipo di manifestazioni, che non offrono proposte alternative concrete o realistiche – conclude la nota del vettore dell’Aga Khan – e tentano di distogliere l’attenzione del Gruppo dalla realizzazione dei progetti del Piano, progetti fondamentali per continuare nella ristrutturazione in atto”.

Giandomenico Mele

 

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