Tortu chiude la sua stagione da sogno: “Avrei anche potuto fare molto di più”

Con gli ottimi 200 metri corsi in 20″11 a Nairobi, la seconda miglior prestazione italiana di sempre dopo il leggendario 19″72 di Pietro Mennea nel ’79 a Città del Messico, Filippo Tortu chiude la stagione che l’ha visto trionfare alle Olimpiadi di Tokyo da ultimo frazionista nella 4×100. Con 9″99 nel 2018 era stato il primo italiano a scendere sotto i 10 secondi nei 100 metri, battendo un altro record di Mennea (anche quel suo 10″01 resisteva dal 1979), ma poi è arrivata la leggendaria finale di Marcell Jacobs a Tokyo a portare il nuovo primato italiano a 9″80.

Dopo l’ultima gara in Kenya Filippo Tortu tira le somme e guarda già all’estate prossima, quando in Oregon si disputeranno i Mondiali di atletica leggera. “Sono davvero soddisfatto di questo risultato, che mi qualifica per i Mondiali di Eugene, stabilisce un nuovo record personale e mi fa chiudere in bellezza questa stagione – commenta il velocista lombardo-gallurese -. Una stagione dal sapore dolce-amaro, si perché alla grande soddisfazione si unisce la consapevolezza che quest’anno avrei potuto fare molto di più“. I grandi successi di questi mesi non sembrano aver placato la sua sete di velocità e successi sia nei 100 sia nei 200.

LEGGI ANCHE: Nairobi, impresa di Tortu nei 200 metri: con un 20.11 è secondo solo a Mennea

“È certamente stata la stagione più complicata, intensa e bella della mia vita e solo dopo la staffetta ai Giochi sono riuscito a fare quel salto mentale che mi ha dato maggior consapevolezza dei miei mezzi – così conclude il suo commento sui social -. Adesso è arrivato il momento di prendermi una strameritata vacanza per poi tornare a spingere al massimo”.

M.Z.

Ecco le immagini del suo primato nel 200 metri a Nairobi:

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