Cori razzisti contro attaccante Lukaku. Il Cagliari: “Ignoranti fuori dallo stadio”

Presa di distanza dai cori razzisti, “sparuti ma non meno deprecabili”, contro Lukaku. E ferma intenzione di “individuare, isolare ed estromettere dalla propria casa gli ignoranti”. Questa la posizione ufficiale del Cagliari calcio nei confronti degli ululati indirizzati all’attaccante nerazzurro . L’episodio è noto: ieri, prima dell’esecuzione del rigore da parte di Lukaku, il pubblico ha fischiato e si sono sentiti anche gli ululati di matrice razzista, captati e poi diffusi sul web da alcune registrazioni audio e video. Dal club rossoblù piena solidarietà al giocatore, ma anche un invito a non generalizzare le accuse verso tutta la tifoseria sarda.

Un comunicato in italiano, ma anche in inglese perché la notizia è arrivata sino al Regno Unito, quello pubblicato dal Cagliari calcio sul suo sito internet. “Il club – si legge – ribadisce una volta di più l’intenzione di individuare, isolare ed estromettere dalla propria casa gli ignoranti, anche fosse uno soltanto, che si rendono protagonisti di gesti e comportamenti deprecabili e totalmente agli antipodi dei valori che, con determinazione, il Cagliari calcio porta avanti in ogni singola iniziativa. Quotidianamente”. Piena solidarietà a Lukaku, ma no alle generalizzazioni: “La società ribadisce gli alti contenuti morali della sua gente, ma respinge fermamente ogni accusa infamante e sciocchi stereotipi che non possono assolutamente essere indirizzati verso i tifosi del Cagliari e il popolo sardo”.

Cagliari-Inter è stata “l’ennesima occasione dove ammirare il vero tifo, quello positivo e mai contro qualcuno”, precisa la società rossoblù nel comunicato. “La nostra Curva Futura, primo settore in Italia ad essere costruito per ospitare i bambini, ha visto tanti sostenitori nerazzurri e rossoblù vivere insieme una splendida serata all’insegna della passione per il calcio”. Poi le garanzie: “Ancora più impegno per debellare una delle piaghe che affliggono il mondo del calcio e non solo. Ben sapendo, però, che la tecnologia da sola non basta, ma che l’impegno delle società necessita di un supporto reale da parte dei soggetti che operano nel mondo del calcio: dai veri tifosi agli stewards, dai media alle forze dell’ordine fino alla Lega Serie A e la Figc. Il Cagliari calcio vi chiede aiuto per vincere una battaglia che riguarda tutti. Nessuno escluso”.

Ma accanto agli ululati contro l’attaccante nerazzurro, si è sentito anche un coro sessista nei confronti di Wanda Nara, moglie e procuratrice dell’attaccante dell’Inter, Mauro Icardi. Gli insulti sono partiti dal settore occupato dai tifosi nerazzurri. Dopo il coro nei confronti della manager, subito dopo ne è partito un altro diretto al giocatore. È soltanto l’ultimo dei tanti episodi di attacco alla protagonista, insieme al marito, del lungo braccio di ferro con il club nerazzurro che ora si sta concludendo con la partenza dell’attaccante al Paris Saint Germain. Clima di odio e tensione. Sotto casa di Icardi e Nara a Milano era stato sistemato uno striscione con una velata, ma chiara, minaccia: “Milano è piccola”.

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