Walter Mazzarri arriva e Leonardo Semplici lascia. Il terremoto in casa rossoblù si è consumato nel giro di una giornata con l’esonero del tecnico che ha permesso al Cagliari di giocare un’altra stagione in serie A e la chiamata per l’ennesima scommessa del patron Tommaso Giulini che, dopo aver esitato a lungo prima di dare il ben servito a Di Francesco lo scorso campionato ha optato per una soluzione repentina. Per Mazzarri la Sardegna non è una terra sconosciuta visto che ha militato tra le file del Cagliari nella stagione 1982-83 anche se per pochi mesi prima di fare un’altra esperienza nella Torres nel 94-95. Il nuovo tecnico è arrivato all’aeroporto di Elmas e si è limitato a poche parole: “Sono contento di tornare in Sardegna, ci vengo da trent’anni e sono sempre stato bene”. Mazzarri mentre lasciava l’aeroporto ha annunciato che parlerà più a lungo prima della gara con la Lazio di domenica annunciando che il motto d’ora in poi sarà “poche parole e molti fatti”. Poi si è infilato nell’auto messa a disposizione della società diretto al centro sportivo di Assemini: primo allenamento nel pomeriggio.
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Leonardo Semplici non nasconde il rammarico per l’epilogo della sua avventura in rossoblù. Sulla sua pagina Facebook ha scritto: “Sono abituato ad essere giudicato per i risultati ma in questo caso non ho avuto modo di allenare la rosa al completo neanche una volta. Sono convinto che con gli innesti appena arrivati, il Cagliari abbia davanti una stagione ricca di soddisfazioni”. Poi un tuffo nel passato recente col ricordo di un’impresa (quella della salvezza raggiunta l’anno scorso) che ha scritto una nuova pagina di storia rossoblù: “Rimango con l’orgoglio di aver ottenuto, con i miei ragazzi, un risultato storico e l’amore indelebile per questa terra. È stato per me un grande privilegio rappresentare questi colori e questa terra, grande come il dispiacere di non aver avuto la possibilità di proseguire il lavoro con la mia squadra”.