Barella lascia il Cagliari e va all’Inter. Tifosi divisi, ma la strada era segnata

La fumata bianca è arrivata, e stavolta è nerazzurra: in serata Cagliari e Inter hanno definito l’accordo per il trasferimento di Nicolò Barella. Il centrocampista classe ’97 allevato dalla Scuola calcio Gigi Riva e cresciuto nel Cagliari, dopo aver conquistato la sua città e la sua regione è diventato un punto fisso della Nazionale. E ora è pronto a proseguire la sua carriera in una big. La delusione dei tifosi è palese, ma che il suo destino fosse altrove era una certezza da tempo. Vedendolo giocare ogni domenica si poteva comprendere benissimo come sarebbe andata a finire, i tempi di Riva che rinunciava alla Juve sono passati, e se da una parte c’era la speranza che la società potesse trattenerlo e investire per fare il salto di qualità con una squadra al suo livello, c’era la rassegnazione che un talento di quella portata non dovesse rimanere imbrigliato nella lotta per non retrocedere.

Decidere di restare e diventare una bandiera del Cagliari non sarebbe stata una scelta facile, ma un ruolo determinante in queste dinamiche ora spetta ai procuratori e Alessandro Beltrami, che segue lui e Nainggolan, ha fatto la sua parte. Barella aveva annunciato che l’addio sarebbe arrivato a fine stagione, ma questa trattativa e i suoi silenzi hanno indispettito non poco i tifosi del Cagliari che ora sono divisi tra chi sogna che diventi un fuoriclasse a livello internazionale e chi si sente tradito da questo comportamento e gli ha già voltato le spalle.

Col Cagliari che sta cominciando la stagione che porterà alla festa per il centenario, le questioni economiche tra procuratore e le due società sono state analizzate nel dettaglio, ma nella gestione dell’affare è mancato forse l’aspetto umano e un rapporto diretto coi sostenitori, del Cagliari e del suo campione che hanno visto crescere, relegati al ruolo di spettatori di questa telenovela. Un’altra perplessità che viene sollevata è la formula scelta del pagamento ‘a rate’ che non sembrerebbe permette di capitalizzare al meglio la cessione e avere grandi risorse per rinforzare la rosa. Con la società che dovrà anche far fronte ai costosi lavori per la costruzione del nuovo stadio. Da gennaio, in ogni caso, si sapeva che quest’estate il 18 rossoblù avrebbe chiuso per l’ultima volta il suo armadietto negli spogliatoi di Asseminello per prendere un aereo, con tante possibili destinazioni.

L’Inter ha sbaragliato la concorrenza, dopo i tentativi di Chelsea e Napoli, la Roma era vicina all’accordo ma Barella da tempo aveva ammesso che la sponda nerazzurra dei Navigli fosse la sua destinazione preferita ed è partito il braccio di ferro tra le due società. Il vertice dei giorni scorsi è stato risolutivo, tanto che il ds Carli ha raggiunto la squadra nel ritiro di Aritzo, e stasera sono state sbrigate le ultime formalità. L’operazione per il passaggio all’Inter dovrebbe essere chiusa con un prestito oneroso da circa 12 milioni, 25 milioni per l’obbligo di riscatto e 8 milioni di bonus: la valutazione è intorno ai 45 milioni, ma secondo l’andamento dell’Inter e del campione cagliaritano la cifra potrebbe raggiungere anche i 50.

LEGGI ANCHE: Cagliari, l’Inter pagherà Barella a rate. Anche Farias e Romagna in partenza

Nicolò Barella aveva già la valigia pronta, è in vacanza dopo le ultime fatiche in azzurro, e raggiungerà subito Milano per le visite mediche e la firma del contratto. Poi potrà unirsi ai compagni nel ritiro blindato di Lugano dove Antonio Conte sta lavorando sodo per riportare l’Inter ai vertici del calcio italiano ed europeo, l’ex ct di Juve, Nazionale e Chelsea aveva fatto una richiesta precisa alla società per poter raggiungere questi obiettivi ed è stato accontentato: Nicolò Barella. Il centrocampista cagliaritano seguirà le orme di tanti altri che hanno sostituito la casacca rossoblù con quella nerazzurra come David Suazo e Gianluca Festa, ma anche di chi ha fatto il percorso inverso come Gianfranco Matteoli e Tommaso Giulini.

Marcello Zasso

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