Il dirigente competente ponga in essere tutte le attività e le misure necessarie per un’accurata disinfestazione del territorio comunale”. Lo impone l’ordinanza firmata oggi dal vice sindaco di Olbia, Angelo Cocciu, per imporre una serie di prescrizioni che mirano ad arginare il rischio che il virus della Febbre del Nilo possa propagarsi anche in città. Secondo quanto prescritto dall’amministrazione comunale, da oggi e sino al 15 novembre nel territorio comunale di Olbia è vietato abbandonare o lasciare incurati oggetti e contenitori che possano favorire la raccolta di acqua piovana, compresi copertoni, bottiglie e sottovasi, che dovranno essere svuotati almeno con cadenza settimanale. Vasche di cemento, bidoni o fonti per l’irrigazione degli orti dovranno essere coperti con strutture rigide, come reti di plastica e zanzariere.
Prescritti anche alcuni piccoli obblighi, come quello di inserire nei piccoli contenitori d’acqua che non possono essere rimossi, come le fioriere da cimitero, dei filamenti in rame lucido da 20 milligrammi per litro d’acqua. Sarà obbligatorio anche ispezionare, pulire e trattare le caditoie per la raccolta di acqua piovana nei giardini e nei cortili, svuotando almeno una volta a settimana i porta fiori cimiteriali, gettando l’acqua nel terreno. Quanto alle aziende agricole e zootecniche e a chiunque allevi animali, è ordinato di prestare particolare cura all’efficienza degli impianti e dei depositi idrici usati. Tutti, cittadini, aziende e consorzi che gestiscono comprensori, e i proprietari degli edifici adibiti ad abitazione ed ad altri usi, di curare il perfetto stato di efficienza di tutti gli impianti idrici dei fabbricati e nei locali annessi, allo scopo di evitare raccolte scoperte, anche temporanee di acqua stagnante e procedere autonomamente e periodicamente con disinfestazioni dei focolari larvali e degli spazi verdi.