Csl-Cesil, nuovo presidio dei manifestanti sotto il Palazzo della Regione

Nuovo presidio, questa volta con tanto di trombe da stadio, per gli operatori dei Centri servizi per il lavoro (Csl e Cesil) che si sono dati appuntamenti oggi sotto il palazzo del Consiglio regionale in occasione della ripresa dei lavori dell’Aula. “Csl e Cesil ostaggi della burocrazia” è lo striscione con cui i lavoratori rilanciano la loro battaglia. I 360 operatori sardi sono a casa dal 1 gennaio: i loro contratti, infatti, non sono stati rinnovati entro il 31 dicembre nonostante una specifica legge regionale li abbia già rifinanziati.

Ieri sera, un guppo di lavoratori era sceso dalla Torre dell’Elefantel e con un blitz aveva portato le loro istanze in mezzo ai Grillini riuniti per il risultato delle elezioni al Caesar Hotel di Cagliari.  Un’incursione pacifica proprio durante la festa del Movimento cinque stelle. Un gruppo di dipendenti è entrato nella sala al pian terreno dell’albergo mostrando lo striscione “Ostaggi della burocrazia”.

“Stiamo portando avanti un presidio in piazzale Trento da oltre un mese, dato che dal 1° gennaio il principale ente che dovrebbe garantire i servizi per il lavoro nell’isola è, di fatto, senza lavoro. Paradossalmente non si tratta di questioni economiche, ma è un problema di burocrazie e conflitto di competenze tra Regione e Provincia”.

Le azioni di protesta per il rinvio della vertenza, che li vede impegnati in difesa del posto di lavoro, erano continuate anche nei giorni scorsi con un plateale rogo di tessere elettorali davanti al palazzo della Regione. (fm)

 

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