Anche Efisio, martire gloriusu venerato dai Cagliaritani, partecipa ai riti cittadini della Settimana Santa: il santo esce dalla sua chiesa il Giovedì santo e il Lunedì di Pasquetta prima della grande festa di maggio.
Mercoledì sera, dalle 17,30, nella sua chiesa di Stampace l’Arciconfraternita del Gonfalone si occuperà della vestizione del santo: un pennacchio nero sull’elmo in segno di lutto per la morte del Cristo.
Giovedì pomeriggio nei quartieri storici di Stampace le Arciconfraternite del Santo Cristo e della Solitudine daranno vita ai riti de S’Incravamentu, la crocifissione: Sant’Efisio, scortato dai confratelli del Gonfalone, è portato in processione attraverso le sette chiese per visitare i sepolcri, gli altari della deposizione addobbati dai fedeli con su nenniri, il grano che si fa germogliare al buio durante la quaresima.
Si parte alle 20 dalla chiesa di Sant’Efisio, si atraversa Stampace e si arriva alla Chiesa Sant’Antonio per la prima stazione; si raggiunge poi la chiesa delle Monache Cappuccine in via Cima, la chiesa di Santa Croce, la Cattedrale di Santa Maria, le chiese di San Giovanni e San Giacomo a Villanova, si torna infine a Stampace con la visita alla chiesa di Sant’Anna.
Il Lunedì dell’Angelo, dopo la domenica di Pasqua, il santo esce nuovamente dalla chiesetta stampacina: sarà portato in processione fin alla Cattedrale per lo scioglimento del voto che la città fece al santo nel febbraio 1793, quando con il suo intervento scongiurò l’attacco dei Francesi a Cagliari.
F.M.