Zedda: ‘Perché nascondete le delibere?’ Mula: ‘Vogliamo massima trasparenza’

Nell’ultima seduta del 29 novembre la Giunta regionale ha approvato 33 delibere, solo dieci di queste sono accessibili sul sito istituzionale mentre non è possibile consultare le altre 23. Vicino all’oggetto della delibera c’è un simbolino di una busta da lettera da cliccare se si vuole essere informati quando l’atto sarà pubblicato. Massimo Zedda dall’opposizione contesta questa scelta, criticata anche dai Radicali, e attacca il presidente della Giunta, mentre il capogruppo sardista Franco Mula precisa che non si tratta di una decisione di Solinas e assicura che ci sarà massima attenzione per i cittadini: “Crediamo molto nell’importanza della trasparenza, se c’è stato un errore sarà corretto”.

“L’ultima geniale trovata autunnale è quella di negare alle cittadine e ai cittadini, alle imprese e all’opposizione la possibilità di accedere in modo trasparente alle delibere e agli atti prodotti dal centrodestra al governo dell’isola – attacca Massimo Zedda su Facebook -. Il presidente della Regione ha deciso che d’ora in poi per poter vedere un documento sul sito sarà necessario fare una formale richiesta di accesso agli atti, per ottenere il provvedimento che si vorrebbe consultare”. L’ex sindaco di Cagliari ricorda che “l’amministrazione pubblica, da decenni, è obbligata a pubblicare e garantire a tutti, nel modo più semplice possibile, l’accesso alle informazioni e ai documenti prodotti, a chiunque senza bisogno di un permesso o di una richiesta”. Zedda evidenzia che l’accessibilità degli atti serva “per un principio democratico di controllo da parte dell’opinione pubblica che non deve far paura” e attacca Solinas, “il presidente senza controllo ha eliminato i cittadini controllori, ci restano solo quelli che vorremmo e vorremo controllare”.

“Era da mesi che con ritardo increscioso non venivano pubblicate per tempo e rese visibili le delibere, il problema è stato risolto alla radice cancellando il principio della trasparenza nella Regione Sardegna. Perché questo fastidio per la trasparenza? – si chiede Massimo Zedda -. Delle due l’una: o le delibere contengono illegittimità che non devono diventare pubbliche oppure non esistono” L’esponente dei Progressisti ricorda che l’opposizione sta aspettando una risposta dall’Autorità nazionale anticorruzione a cui ha formalmente chiesto un parere. Anche i radicali hanno seguito la stessa linea, interpellando l’Anac.

“Oggi il cittadino per vedere le delibere può avere due possibilità – spiega il capogruppo sardista in Consiglio regionale, Franco Mula -, o entra sul sito della Regione Sardegna, come sempre ha fatto, e vede se la delibera che gli interessa è già pubblicata oppure, grazie a questo nuovo servizio partito dalla direzione Affari generali, può scegliere cliccando su un’icona posta accanto alla delibera se venire avvisato tramite mail dell’avvenuta pubblicazione in tempo reale”. Mula assicura che lo spirito non è quello di nascondere gli atti della Giunta: “Lo scopo è quello di portare sempre più la Regione a servizio dei Sardi”.

“Questa procedura non ha nulla a che fare col presidente della Giunta, è stata una decisione presa dagli Affari generali – precisa il capogruppo Psd’Az, Franco Mula -. Per quanto mi riguarda noi facciamo tutto secondo il principio della trasparenza e vogliamo che ogni atto abbia la massima visibilità per i cittadini”. Però la scelta di rendere accessibile solo una parte delle delibere non sembra sia stata calcolata in questo modo.  “Dagli Affari generali assicurano che il nuovo sistema di pubblicazione delle delibere nasce per rendere un servizio in più e poter avvisare gli utenti quando una delibera viene pubblicata sul sito – conclude Mula -. Se, però, non sta funzionando come dovrebbe e c’è un errore, sarà corretto. Nel nome della trasparenza“.

 

Marcello Zasso

 

 

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