Zedda e Agus fanno l’alleanza coi Verdi, ma sei consiglieri regionali gliela ‘sfilano’

Alessandra Carta

Molto più di un divorzio politico. È una battaglia, quella che nel perimetro della sinistra si sta combattendo in Consiglio regionale, dove ai mancati inviti alle riunioni di partito – come raccontato il 5 dicembre da Sardinia Post – si aggiungono adesso le alleanze sfilate. Quasi portate via da sotto il naso.

Partiamo dalla fine. Oggi nel Palazzo di via Roma è nato un nuovo gruppo consiliare. Dentro ci sono sei onorevole: quattro sono gli ex Progressisti Diego Loi, Antonio Piu, Maria Laura Orrù e Laura Caddeo; gli altri due rappresentano l’anima bersaniana di Leu che non è tornata nel Pd, come hanno deciso di fare Daniele Cocco ed Eugenio Lai. Da questa mattina i sei si sono messi la casacca di ‘Alleanza Europa Verde, Sinistra, Possibile, Articolo1’, già ribattezzato cartello rosso-verde.

C’è tanto di assetti sardi (ma non solo) nel nuovo gruppo dell’Aula, da cui ovviamente se ne va il dem Roberto Deriu che all’inizio della legislatura era andato coi Leu solo come prestito tecnico, per permettere a Cocco e Lai di fare un gruppo e quindi di essere rappresentati anche nella Conferenza dei partiti (il regolamento dell’Aula prevede un numero minimo di tre onorevoli).

Adesso, invece, Cocco e Lai possono camminare con le proprie gambe e lo stanno facendo in un modo che mai avevano immaginato prima. I due Leu hanno di fatto tolto a Massimo Zedda e Francesco Agus l’imprimatur dell’Alleanza coi Verdi, una mossa che il capogruppo e il fondatore dei Progressisti hanno battezzato per le Politiche del 2022 candidando ed eleggendo Francesca Ghirra. Non solo: Cocco e Lai hanno fatto asse con Loi, Piu, Orrù e Caddeo, diventando così il quarto gruppo dell’Aula, dopo il Psd’Az a quota 10 e il Pd con otto scranni (incluso Deriu).

Zedda e Agus, a questo punto, devono costruire una nuova prospettiva per le Regionali del 2024. Di fatto da oggi la bandierina dei Verdi ce l’hanno saldamente in mano Loi e Piu che hanno preso proprio la tessera un mesetto fa, con tanto di iniziativa a Sassari alla presenza del numero uno nazionale, Angelo Bonelli. La Orrù già alle Politiche si è accodata come quota di Possibile, il partito di Giuseppe Civati; la Caddeo ha fatto lo stesso in qualità di referente regionale del movimento Demos. Ma sino a oggi nessuno aveva pensato di mettere la bandierina dei Verdi in Consiglio regionale. Adesso invece il passo è compiuto e ancora una volta è un’esclusione per Zedda e Agus.

Ancora più complicata la posizione della Ghirra che, politicamente, è una Progressista, giusto per mettere i cartelli a livello regionale. Ma alla Camera è una deputata di Verdi e Sinistra, quindi sulla carta il suo gruppo di riferimento in Consiglio regionale è anche quello dei sei consiglieri regionali freschi di alleanza.

Nella conferenza di presentazione, oggi nel Palazzo di via Roma, Loi e Piu hanno già lasciato intendere qualcosa, senza mai citare né Zedda né Agus: “Vogliamo imprimere una spinta più forte all’opposizione, questa nuova unione sarà un punto fermo nella costruzione delle alleanze per le prossime Regionali”. Molto più diretta la Orrù che ha tirato in ballo la parlamentare dei Progressisti: “Stiamo ripercorrendo il cammino nazionale di partiti che stanno facendo un buon lavoro sui temi della transizione ecologica e dei diritti e che hanno portato all’elezione di Francesca Ghirra alla Camera”. Come dire: in quel 10 per cento che su Montecitorio i Verdi hanno raccolto lo scorso 25 settembre, con Cagliari decisiva nell’elezione della Ghirra, la Orrù distribuisce i meriti e non li lascia solo ai Progressisti.

A domanda precisa su Zedda e Agus, i sei consiglieri regionali della nuova alleanza rosso-verde hanno detto: “Il loro non è un partito, ma solo un gruppo consiliare e la nostra visione è quella del percorso nazionale già intrapreso nel nuovo Parlamento”.

Deriu, il dem che ha tolto il disturbo, in una nota ha scritto, come per certificare che lui in tutto questo caos a sinistra non c’entra nulla: “Sono lieto che la mia adesione tecnica abbia determinato negli anni la possibilità per tutte le espressioni elette nelle liste civiche in Consiglio regionale di riaggregarsi intorno a formazioni politiche nazionali. Questo è stato il senso della mia presenza e con essa il Partito democratico ha dimostrato la sua capacità di aggregazione degli alleati”.

Alessandra Carta

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share