Vaccini under 40, accuse alla Regione. Progressisti: ‘Hanno fatto un pasticcio’

La campagna di vaccinazione in Sardegna per gli over 16 apre tra gli intoppi e le accuse. Da oggi, infatti, è stato dato il via alle prenotazioni anche per i cittadini nati dal 1982 al 2004. Una platea molto ampia di persone che, come era facile immaginare, si è preparata da subito per la corsa alla registrazione, ma ha dovuto fare i conti con cambi improvvisi di orari che avrebbero fatto slittare per molti le vaccinazioni ad agosto, trasformando l’apertura delle vaccinazioni agli under 40 in un click day.

Ne sono convinti i Progressisti che accusano la Regione di aver commesso ‘un altro pasticcio’: “L’orario per l’apertura delle prenotazioni del vaccino per la fascia 16-39 anni era previsto alle 12 di oggi – scrivono -, ma a causa della necessità di portare a termine gli ‘ultimi passaggi tecnici necessari’ l’apertura del portale è stata prorogata alle 18. Però non era vero niente: la possibilità di prenotazione è stata aperta diverse ore prima del termine annunciato. Questo pomeriggio decine di migliaia di persone nate tra il 1982 e il 2004 hanno potuto regolarmente registrarsi in un portale che nelle comunicazioni ufficiali della regione doveva essere ancora chiuso”.

E Progressisti rincarano la dose: “Il risultato è chiaro: chi ha preso per vere le parole della Regione e ha provato a registrarsi alle 18 di oggi è stato inserito nel primo slot disponibile. La prima dose arriverà solo ad agosto, tra quasi due mesi. E il ciclo vaccinale non sarà completato prima di ottobre”.

Secondo gli esponenti dell’opposizione “la priorità nell’accesso alla vaccinazione per una fascia enorme e estremamente diversificata di popolazione è stato deciso attraverso un click day, peraltro falsato da comunicazioni errate da parte della Regione. Una scelta – ribadiscono i Progressisti – che creerà enormi disparità e che non terrà in alcun modo conto dei fattori di esposizione al rischio legata al lavoro, alla composizione del nucleo familiare e all’avere o meno figli”.

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