Un certificato di negatività da presentare all’arrivo in Sardegna, in alternativa un documento che certifichi l’avvenuta vaccinazione. Il presidente della Regione, Christian Solinas, prova a blindare l’Isola in vista dell’estate. Al momento si tratta di un annuncio, la Regione starebbe lavorando a una misura simile a quella adottata, senza successo, nel 2020. Lo scrive L’Unione Sarda riportando una dichiarazione del governatore.
LEGGI ANCHE: Covid, certificato per arrivare nell’Isola. Albergatori: “No, regole uguali per tutti”
L’obiettivo di Solinas, di fronte al miglioramento della situazione epidemiologica con i contagi in diminuzione da settimane, sarebbe quello di proteggere l’Isola dalle varianti del Coronavirus che stanno iniziando a diffondersi. “È necessario un modello di tutela della salute dei sardi e delle attività economiche costruito sulle certificazioni sanitarie” ha detto Solinas al quotidiano. Una strategia sulla falsariga di quella adottata l’estate scorsa che però aveva portato polemiche e scarsi risultati: il Governo aveva impugnato l’ordinanza della Regione e anche il Tribunale amministrativo aveva bocciato in toto la linea di Solinas. Occorrerà capire quali saranno le differenze del nuovo provvedimento rispetto a quello precedente.
Alle dichiarazioni di Solinas replica il presidente di Federalberghi Sardegna, Paolo Manca: “Auspichiamo che le regole di spostamento tra Regioni siano definite a carattere nazionale: non vorremmo trovarci nella sfortunata ipotesi che la Sardegna sia l’unica ad avere controlli all’ingresso. La Regione si metta subito all’opera per dare ai turisti certezze sul potenziamento del sistema sanitario e sulla chiarezza delle regole per la stagione 2021”.
LEGGI ANCHE:
- In Sardegna i turisti saranno tracciati: obbligo di registrazione per chi arriva
- La bastonata del Tar al test per turisti: ecco tutte le bugie di Solinas sul Covid
