Ancora una denuncia per il deputato di Unidos, ed ex presidente della Regione, Mauro Pili. Il treno del futuro? “Una specie di Ferrari in un tracciato di campagna”. Questo un suo passaggio che mette nel mirino il treno superveloce che, sulla carta, dovrebbe accorciare tempi di percorrenza fra Cagliari e Sassari. La realtà, secondo quanto dice Pili, è un’altra: il parlamentare rivela di aver scoperto un report con tanto di test e tabella di marcia. E annuncia un’interrogazione in Parlamento e un esposto alla Corte dei conti. “Il risultato è a dir poco fallimentare – scrive Pili -. E l’agenzia per la sicurezza chiamata ad autorizzare il loro utilizzo imporrà limiti severi all’uso del treno costato 78 milioni di euro. La decisione in codice dell’agenzia per la sicurezza sarà chiara: niente cassa oscillante, un pendolino che non potrà pendolare, niente curve a velocità sostenuta”.
Il report. Pili entra nei dettagli: “Il report degli spagnoli della Cetest, fatto per la Construcciones Auxiliar de Ferrocarriles, S.A. J.M. Iturrioz, Beasain (Guipúzcoa) parla chiaro, pur rilevandosi una velocità teorica di 115 km/h, di fatto non si sono mai superati i 95 km/h, a causa delle pendenze e delle successioni continue di curve che non permettono nessuna concreta salita di velocità. Nel report vengono impostate le velocità di circolazione e direzione inversa. Il risultato è a dir poco incredibile: il treno Car Atr 365 durante le prove omologative ha fatto registrare velocità fra i 150 e i 170 km ora solo nella tratta Cagliari-S.Gavino (doppio binario), mentre da S.Gavino in poi si va con un binario con rettifili, curve e sicurezza dei binari tutt’altro che rassicuranti che non consentono velocità superiori a quelle di qualsiasi altro treno”. Pili denuncia inoltre che nell’Isola “secondo i report dell’agenzia sono state individuate 70 piattaforme e rilevati cedevoli e quindi soggetti a grave rischio per gran parte dei tratti”.