Stabilizzazione dei precari della sanità, la Giunta approva le linee guida: ecco le direttive alle aziende

Un segnale per i lavoratori precari della sanità, tra cui molti operatori socio sanitari (Oss) che durante l’emergenza Covid hanno garantito la tenuta del sistema sanitario regionale e che si sono trovati esclusi dalle stabilizzazioni. A quasi un mese dallo stop alla protesta dei 26 lavoratori precari sotto il Consiglio regionale, la Giunta ha approvato la deliberazione n. 22/32, che definisce le linee di indirizzo per lo scorrimento delle graduatorie di stabilizzazione del personale assunto in via straordinaria durante la pandemia. Il primo aprile era stata approvata la risoluzione dalle commissioni Sanità e Lavoro dell’assemblea, che impegnava la Giunta regionale ad attivare le procedure di stabilizzazione, attivando una ricognizione delle graduatorie.

La delibera è stata proposta dall’assessore della Sanità Armando Bartolazzi. “Si tratta di una regolamentazione generale”, ha spiegato, “pensata per favorire lo scorrimento delle graduatorie di stabilizzazione e valorizzare il personale che ha lavorato durante l’emergenza sanitaria, nel rispetto della normativa vigente e in coerenza con il pronunciamento consiliare”.

Secondo la presidente della II Commissione lavoro, Camilla Soru, “questa deliberazione è il frutto di un lavoro intenso portato avanti in Commissione, culminato con la risoluzione che abbiamo fortemente voluto e approvato proprio per dare risposte concrete al precariato storico della sanità. Abbiamo chiesto all’assessore un impegno chiaro: dare priorità assoluta allo scorrimento degli elenchi di stabilizzazione, rispetto alle altre forme di reclutamento. Oggi questa richiesta è diventata realtà”.

Nel dettaglio, le aziende sanitarie regionali dovranno: effettuare entro 30 giorni una ricognizione dei soggetti stabilizzabili, anche se non più in servizio; trasmettere un piano aziendale delle stabilizzazioni, secondo le indicazioni che saranno fornite dalla Direzione generale della sanità; attingere con priorità dagli elenchi di stabilizzazione diretta, prima di passare a quelli di stabilizzazione indiretta e infine alle graduatorie di concorso.

L’obiettivo principale è favorire l’assunzione stabile del personale che, con professionalità e spirito di servizio, ha operato in prima linea durante la fase più critica dell’emergenza sanitaria, spesso in condizioni estreme e con gravi carenze di organico. Un riconoscimento morale oltre che professionale, come ha sottolineato anche la presidente della commissione Sanità Carla Fundoni: “La Sardegna ha il dovere di riconoscere il valore di chi ha lavorato in condizioni estreme, colmando le carenze di organico e affrontando rischi personali. Questo atto va in quella direzione, ma resta ancora molto da fare: serve una visione a lungo termine sul fabbisogno di personale e sulla valorizzazione del lavoro pubblico nella sanità”.

“Questa delibera rappresenta un giusto riconoscimento per tante lavoratrici e tanti lavoratori che da anni tengono in piedi, spesso in condizioni difficili, il nostro sistema sanitario – ha detto Guido Sarritzu della Uil -. La pandemia ha mostrato in modo inequivocabile quanto siano essenziali queste figure, e oggi arriva un segnale concreto di rispetto e valorizzazione del loro ruolo. La Uil è sempre stata al loro fianco, in ogni tavolo e in ogni vertenza, e continuerà a vigilare affinché ogni impegno assunto venga tradotto in atti concreti e tempestivi”. “Adesso — conclude — è il momento della responsabilità e della trasparenza. Serve che ogni Azienda sanitaria agisca con celerità e uniformità nell’applicazione delle nuove direttive, senza lasciare indietro nessuno. Questo è un primo passo, ma importante, verso un Ssr più giusto, stabile e orientato al merito.”

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