Christian Solinas mi sa che deve mettersi l’anima in pace: non si può sbarazzare di Cinzia Lilliu, la Dg cacciata due volte dalla Centrale di committenza e due volte reintegrata dal Tribunale del lavoro. L’ultimo provvedimento è di questa mattina: l’ha emesso il giudice del lavoro Giuseppe Carta che ha accolto l’opposizione presentata Roberto Murgia, l’avvocato del Foro di Cagliari che da due anni segue la Lilliu.
Era infatti il 2021, precisamente il mese di luglio, quando la Dg della Stazione appalti in Regione, un ufficio che decide bandi e gare per milioni di euro ogni anno, venne mandata via la prima volta dopo la nomina avvenuta il 26 giugno del 2019. Allora il benservito venne inserito nel ricambio previsto dalla legge 10 sui maxi staff, norma che in un articolo prevede la possibilità di revoca dei mandati dirigenziali. Solo che per la Lilliu, così come per il collega Alessandro Naitana dell’Industria, gli uffici agirono fuori tempo massimo. Da lì i reintegri decisi dal Tribunale del lavoro.
Lo scorso 25 febbraio, invece, la Lilliu è stata mandata via contestualmente al Solinas bis, quindi attraverso la legge 31/98. Solo che “il cosiddetto spoil system”, ha scritto l’avvocato Murgia, “è un meccanismo una tantum“, quindi non una prassi, a differenza di come ha agito la Regione su ordine del governatore. Non solo: Solinas, nel dare il benservito alla Lilliu, avrebbe dovuto anche spiegare perché la stava allontanando.
Il giudice Carta ha accolto pure un altro rilievo: i Dg della pubblica amministrazione possono essere revocati solo “nei casi previsti dall’articolo 21, comma 1, del decreto legislativo 165/2001”, ovvero per “il mancato raggiungimento degli obiettivi” di mandato ma “previa contestazione da parte dell’Amministrazione”. La cacciata della Lilliu, invece, non è stata accompagnata da nulla di tutto questo. Alla Dg, ha messo nero su bianco il legale, è arrivata semplicemente la determinazione a firma di Andreina Farris, l’assessora agli Affari generale e al Personale entrata in Giunta con il Solinas bis.
Con l’ordinanza di questa mattina, la Regione ha l’obbligo di reintegrare la Lilliu sino alla scadenza naturale del proprio mandato, fissata per il prossimo 30 giugno. Sino a quella data, nella Centrale di committenza non può esserci altro manager. O altra manager. Con buona pace di Solinas.