L’inchiesta sugli appalti “copia e incolla” non è finita. Nuovi sequestri di documenti sono stati eseguiti negli ultimi due giorni in Ogliastra, in particolare nei Comuni di Gairo, Lotzorai e Arzana. Centinaia di atti, delibere di Giunta e determine degli uffici tecnici delle amministrazioni interessate degli ultimi cinque anni, vengono passati al setaccio in queste ore dagli investigatori.
Le perquisizioni sono state messe in atto nella giornata di ieri e giovedì dai carabinieri del nucleo operativo di Tonara e della Guardia di Finanza che continuano a seguire le tracce della Essepi Engineering, la società che forniva ai Comuni progettazioni chiavi in mano, restituendo in cambio agli amministratori di questi Comuni, tutti professionisti (ingegneri, architetti, geologi) altri incarichi in Comuni diversi. Un giro d’affari di 850 mila euro che ha dato origine all’inchiesta condotta dalla Procura di Oristano.
L’inchiesta è tutt’altro che conclusa. Le nuove perquisizioni confermano che è in pieno svolgimento e accreditano indirettamente le voci insistenti attorno a una sua estensione al palazzo della Regione, fino a ora solo sfiorato dalle indagini con l’iscrizione nel registro degli indagati del consigliere regionale Gian Luigi Rubiu, capogruppo di Alleanza Popolare.
Un’iscrizione determinata dal ruolo di Rubiu nel Consorzio di Bonifica del Cixerri, una delle stazioni appaltanti. La questione dei collegamenti con la gestione dei finanziamenti regionali, è fino a ora rimasta in secondo piano, benché sia uno degli aspetti centrali dell’indagine. Gli accertamenti riguardano in particolari la ricerca di nuove coperture politiche avviata dal “sodalizio criminale” dopo il cambiamento di maggioranza avvenuto con le elezioni regionali dello scorso anno.
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