Sel ancora nell’occhio del ciclone dopo la fuoriuscita di Gennaro Migliore e altri esponenti nazionali. Il dibattito interno prosegue anche in Sardegna, dove alcuni esponenti di punta del partito, anche se con i dovuti distinguo, confermano la volontà di proseguire la battaglia politica all’interno di Sinistra ecologia e libertà. “In Sardegna la linea di Sel non cambia. E’ sicuramente un momento difficile per il nostro partito, un gruppo importante di parlamentari abbandona Sel e il suo percorso – dice il coordinatore regionale di Sel, Luca Pizzuto -. Sel esiste per migliorare le condizioni degli ultimi, rimettere al centro il tema del lavoro, della pace, della nonviolenza e dell’ecologia. Siamo qui e rimaniamo qui perché abbiamo il dovere di costruire un’alternativa di sinistra che possa spostare anche gli orientamenti nazionali del Pd, ma non possiamo in alcun modo costruire alleanze con Alfano e altri pezzi della cultura di centrodestra”. “Al fine di sgomberare il campo da ogni equivoco” il deputato Michele Piras comunica che resterà in Sinistra Ecologia Libertà, “partito che ho concorso a fondare, a dirigere e a far crescere. Resto ma non desisto dalla battaglia politica, che è anche quella delle idee e fra prospettive che a volte si incontrano ed a volte divergono. Purtroppo mi corre l’obbligo di constatare che da qualche tempo a questa parte, ad ogni livello (nazionale e locale) la discussione politica dentro Sel ha perso di intensità e soprattutto di serenità – sostiene Piras -. Penso che Sel debba ritrovare la sua vocazione originaria, quella che sapeva osare l’innovazione e costruire percorsi di cambiamento. Penso che Sel debba concorrere a livello nazionale a ricostruire il centrosinistra e quindi una proposta di governo democratico e progressista del Paese, come già facciamo in molte Regioni e Comuni”.