È stato convocato per il giuramento in Consiglio regionale martedì 19, Giovanni Satta, l’ex sindaco di Buddusò (Gallura) ed esponente dell’Uds proclamato eletto ieri dopo una serie di sentenze amministrative, ma in carcere da una decina di giorni nell’ambito di un’inchiesta sul traffico internazionale di droga in Costa Smeralda. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau, che oggi ha firmato la lettere di convocazione.
La singolare vicenda rischia ora di assumere toni assurdi: martedì la Giunta per le elezioni prenderà atto della proclamazione decisa dall’Ufficio centrale regionale presso la Corte d’Appello di Cagliari, ma se il magistrato di sorveglianza non concederà il permesso per l’uscita dal carcere di Bancali (Sassari), Satta non potrà presentarsi al giuramento. Il neoconsigliere regionale (lo è anche se non ha ancora giurato) potrebbe, però, rinunciare all’incarico. In questo caso entrerebbe in Consiglio il primo dei non eletti della stessa lista nella circoscrizione Gallura al voto del 2014, cioè Manuele Marotto, anch’egli Uds. Secondo questa interpretazione, data dal Consiglio di Stato e ripresa dall’Ufficio centrale regionale, resterebbe fuori l’esponente di Fdi Gianni Lampis, che occupava quel seggio prima che i giudici amministrativi lo ritenessero decaduto perchè la sua proclamazione fu fatta dalla Giunta delle elezioni del Consiglio e non dall’Ufficio elettorale preposto. Marotto entrerebbe nell’Assemblea, ma solo per un massimo di 18 mesi, anche nel caso in cui Satta dovesse giurare e, per effetto della legge Severino, venisse immediatamente dichiarato decaduto.
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